Rimini, mercoledì 22 agosto – Il primo incontro della giornata nell’Arena Move to Meet A1 al Meeting di Rimini ha visto centrale il tema della mobilità condivisa, con un’analisi della situazione attuale nel nostro Paese e delle prospettive di medio termine del business legato a queste nuove modalità di gestione degli spostamenti.
Francesco Benzoni, membro dell’adivisory board di Move to Meet, ha moderato il confronto tra i rappresentati di alcuni importanti players del settore.
Andrea Crociani, general manager Italia di oBike Global, ha sottolineato come il settore del bike sharing senza stazioni sia strettamente connesso alla responsabilità della comunità, in grado di creare essa stessa fiducia nel prodotto. “Gli utenti medesimi sono infatti in prima linea nel segnalare problematiche e criticità legate al servi-zio”, ha affermato. È proprio questo il concetto di community company, un modello basato tanto sul finanzia-mento pubblico e privato, quanto sul contributo del cittadino per la fruizione delle diverse utilità offerte. Cro-ciani ha ancora sottolineato come, già oggi, sia importante il sostegno degli enti locali per cogliere l’importanza di iniziative di questo genere, quando offerta privati ma rivolte a tutta la collettività.
Alberto Viano, direttore finanziario di LeasePlan Italia, ha invece posto in evidenza come il concetto di “auto propria” abbia subito una forte evoluzione verso il noleggio a lungo termine. Questi sistemi, infatti, sono capaci di offrire all’utente un servizio coniuga la sicurezza dei veicoli con la sostenibilità ambientale, assicurando un continuo turn-over che integra le flotte di mezzi nuovi. Anche la futura diffusione dell’auto elettrica – seppur le immatricolazioni risultino ancora numericamente di molto inferiori rispetto ai motori tradizionali – rappresenta una prospettiva interessante, soprattutto per facilitare la mobilità nei grandi centri urbani.
Con Andrea Leverano, managing director di Drive Now e Andrea Dellabianca, amministratore delegato Notess, l’incontro continua sull’avvenuto superamento del “culto dell’auto propria”: oggi il car sharing a flusso libero, attivabile tramite app, diventa infatti un elemento di traino nelle grandi città. Nel contesto extra urbano, non raggiunto da queste modalità d’uso del veicolo, occorre invece considerare l’intero fenomeno della mobilità integrata, attraverso una plurimodalità di mezzi di spostamento. È molto probabile che nel futuro possano anche approdare sul mercato nostrano alcuni competitors in grado di gestire lo sharing nella sua totalità, garantendo la presenza di mezzi differenti a seconda dei contesti in cui si sviluppano i tragitti della clientela.
I relatori si sono infine confrontati sulle evoluzioni che il concetto di spostamento ha subito negli anni: se un tempo il 70% si limitava alla tratta casa-lavoro, oggi la proporzione si è invertita. Le nuove forme di smartworking promuovono una gestione variabile e per certi versi “imprevedibile” degli spostamenti. Pur con questi cambiamenti, tuttavia, la percorrenza dovrà rimanere un’occasione per mantenere e creare contatti con l’ambiente esterno, poiché anche il tempo del viaggio resta “un’esperienza in cui si può continuare a vedere il mondo”.