Tema dell’incontro, organizzato in collaborazione con Unioncamere, sono stati il lavoro e i progetti di sviluppo e crescita del Mezzogiorno. Nella sua introduzione Giuseppe Tripoli, Segretario Generale Unioncamere, ha spiegato che si sta attraversando una fase di stallo, tanto economico (i fondi dell’Unione Europea stanno per esaurirsi) quanto politico (la situazione del Mezzogiorno non è stata mai prioritaria). Tutti gli intervenuti sono stati invitati a partire non da quello che non c’è, ma dall’esperienza positiva di persone che si sono messe in gioco costruendo progetti concreti.
“Quello del Sud non è un problema di progetto, ma di soggetto”, ha affermato Antonio Saladino, Presidente della Need Srl. In Calabria il lavoro è inteso come posto fisso, manca totalmente l’abitudine a coniugare educazione e formazione: è questo il gap antropologico da superare. Il lavoro non può essere concepito come una torta da spartire, ma deve essere frutto dell’iniziativa personale. Partendo proprio dall’esigenza di stare alla realtà è così iniziata un’esperienza che, grazie ad una serie di iniziative economiche, imprenditoriali e di solidarietà, ha portato ad aumentare stabilmente il livello medio di occupazione della Calabria. Saladino ha sottolineato che per educare bisogna essere liberi: questa necessità è stata occasione di scontri, anche accesissimi, con la Regione.
Secondo Luca Meldolesi, Presidente del Comitato Emersione Lavoro non regolare presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono stati fatti progressi significativi in Calabria perché è essa l’unica tra le regioni del Sud a possedere una spinta interna ad emergere. La commissione regionale ha lavorato con volontà, iniziativa e impegno, ottenendo importanti risultati: è stata aperta una scuola all’americana per i piccolissimi imprenditori; sono stati fatti piccoli interventi in zone dove si intravedevano potenzialità di crescita; è stato favorito il minicredito; è stato iniziato un lavoro di iniziative che hanno interessato la Regione nel suo complesso; si è avviato un confronto per individuare quei punti della legislatura da modificare per rendere gli interventi più facili da attuare. Questo ha fatto sì che, a sorpresa, la Calabria assumesse una posizione di avanguardia. È comunque vitale per tutto il Paese che finisca la “guerra tra Nord e Sud”, perché non si ottiene alcun risultato se non si crea dialogo.
Santo Versace, Presidente e Amministratore Delegato della Giovanni Versace Spa, ha raccontato la sua storia e quella di suo fratello Gianni: per la formazione dei fratelli Versace è stato fondamentale “respirare il lavoro” fin da piccoli, imparando ad amarlo. Se si insegna ad odiare il lavoro, infatti, si perde la “cultura del fare”. In Italia non mancano posti di lavoro, il problema è che non abbiamo rispetto per il lavoro in quanto tale, qualunque esso sia. In quest’ottica, è doveroso rilanciare l’artigianato per non perdere la ricca tradizione del Paese. È vitale per il Mezzogiorno credere, operare e sapere che sarà proprio lui il protagonista del nuovo sviluppo: occorre avere fiducia e operare per il bene.
L.L.
Rimini, 26 agosto 2005