Rimini, 22 agosto 2017 – Non era facile costruire un fatto culturale, tale è un concerto, quando l’emozione o i ricordi potrebbero forzare la mano. E occorre riconoscere a Benedetto Chieffo di aver costruito assieme ai suoi musicisti, e di aver portato in scena all’Arena Spettacoli UnipolSai D3, un concerto di grande qualità. Una sfida difficile, vinta presentando le canzoni del padre senza voler mai imitare lo stile di Claudio. Il palco risultava dominato dal pianoforte a coda e le sedie per gli altri musici. Unico altro effetto scenografico, sciabolate di luce bianca che si incrociavano nell’aria formando linee e geometrie.
Due ore di canzoni senza intervallo e senza limiti temporali. A cominciare dalle ‘antiche’ “Lui mi ha dato”, “Un uomo cattivo” e “Volevo essere una banda”, quest’ultima caratterizzata da un nuovo arrangiamento, reso intrigante dalle sonorità del flauto traverso. Brevi ed equilibrati le introduzioni di benedetto alle canzoni tesi a dare un contesto al singolo brano. Sul palco ha fatto una breve apparizione, accolto da una ovazione particolare, Fabrizio Scheda che per anni ha accompagnato con la chitarra Claudio nei suoi concerti. Altra apparizione dello spagnolo Carrascora autore di Reina de Paz eseguita poi assieme a Benedetto. Un encomio ai musicisti, Paolo Forlani e Maurizio Cercone chitarre, Pietro Beltrami pianoforte,Massimo Ghetti Flauto e Stefano Valli percussioni.
E il pubblico, che ha riempito tutti i posti dell’Arena, ha mostrato di apprezzare molto il concerto, con emozionata ed emozionante standing ovation finale.
(L.B.)
