Cantiere Europa

Redazione Web

Rimini, 24 agosto 2024 – Alle ore 13:00, presso la Sala Conai A2 della Fiera di Rimini, si è tenuto il convegno dal titolo “Cantiere Europa”. L’incontro ha visto la partecipazione di Antonio Decaro, presidente della Commissione ENVI al Parlamento Europeo; Carlo Fidanza, capo delegazione FdI del Gruppo ECR; Nicola Procaccini, co-presidente del Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei (ECR); Massimiliano Salini, vicepresidente del Gruppo PPE; Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo. A moderare Andrea Dellabianca, presidente della Compagnia delle Opere.

Un cantiere aperto sull’Europa

Andrea Dellabianca ha aperto il convegno dando il benvenuto ai relatori e introducendo il tema dell’incontro. Ha subito informato i presenti dell’assenza dell’onorevole Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo nell’area dei Socialisti Democratici, la quale ha inviato un messaggio che è stato letto durante l’incontro. Dellabianca ha delineato il tema del “Cantiere Europa”, evidenziando come il Meeting di Rimini rappresenti uno spazio ideale per discutere temi legati all’Unione Europea. «Il tema è affrontare questo nuovo mandato dell’Unione Europea dialogando su un tema ideale del lavoro, come spesso al Meeting viene proposto, e su alcuni temi più concreti», ha dichiarato, sottolineando la necessità di costruire relazioni non solo con persone di idee differenti, ma anche con culture diverse all’interno dell’Europa.

Il messaggio dell’onorevole Picierno, letto da Dellabianca, ha richiamato l’attenzione sulla fase storica che l’Europa sta attraversando, definendo il “Cantiere Europa” come un’opportunità per contribuire a una costruzione comune per il bene di tutti. Picierno ha sottolineato l’importanza di rafforzare l’Unione Europea e le sue istituzioni, evidenziando la necessità di dissipare le insoddisfazioni accumulate per i limiti dell’Europa attuale. «L’Europa deve essere insieme l’obiettivo e la protagonista nel mondo, ma dobbiamo dissipare l’accumulo di insoddisfazioni per la sua insufficienza e per i suoi evidenti limiti», ha affermato nel suo messaggio, invitando i presenti a riflettere su come rendere l’Europa più forte e coesa.

Massimiliano Salini: La diversità come forza dell’Unione Europea

Massimiliano Salini ha preso la parola per affrontare la domanda centrale del convegno: come è possibile collaborare e costruire a partire dalla diversità, sia politica che nazionale, all’interno dell’Unione Europea. Salini ha condiviso la sua esperienza di dieci anni in Parlamento Europeo, spiegando come questa diversità, sebbene a volte complessa e drammatica, sia una delle principali ricchezze dell’Europa. «Non c’è dubbio che gli attuali 27 Paesi membri dell’Unione Europea sono 27 Paesi che hanno molto in comune, ma anche molto che li distingue», ha dichiarato Salini, sottolineando l’importanza di valorizzare la diversità per raggiungere risultati significativi.

Salini ha poi illustrato come il lavoro comune all’interno delle istituzioni europee abbia permesso di ottenere importanti risultati, spesso frutto di sacrifici personali e collettivi. Ha citato esempi concreti di come, superando l’ossessione della rappresentanza di parte e investendo sul valore della diversità, sia stato possibile ottenere risultati utili non solo per il proprio partito, ma per l’intero Paese. «Il prodotto finale è fortemente utile al Paese nella misura in cui a fondamento della battaglia che ha permesso di portare a casa il risultato vi è un piccolo sacrificio: il sacrificio di un pezzo della propria gloria», ha affermato, invitando a guardare oltre le divisioni per costruire un’Europa più unita e forte.

Antonella Sberna: Fare sistema per un’Europa utile

Antonella Sberna ha ringraziato gli organizzatori del Meeting per l’opportunità di partecipare e ha condiviso la sua visione sull’importanza di fare sistema all’interno dell’Unione Europea. Ha spiegato come, nei suoi primi mesi di attività al Parlamento Europeo, abbia compreso l’importanza di superare le differenze nazionali e culturali per portare avanti un lavoro comune che sia utile per tutti i cittadini europei. «L’Unione Europea è utile ed importante per fare cose grandi», ha dichiarato Sberna, sottolineando la necessità di una collaborazione tra le delegazioni nazionali per creare regole che siano utili per tutti, senza penalizzare nessun Paese.

Sberna ha poi affrontato il tema della sussidiarietà, evidenziando come questo principio debba guidare il lavoro dell’Unione Europea, evitando la creazione di regole inutilmente burocratiche che non servono alle economie nazionali. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di sburocratizzare le regole per facilitare il lavoro delle aziende e migliorare la competitività del sistema europeo. «Se noi osserviamo il principio di sussidiarietà e cerchiamo di sburocratizzare anche per i sistemi delle aziende, quanto sarebbe più facile per loro poter avere meno regole all’interno, ma sicuramente poter avere dei principi a cui attenersi», ha affermato, ribadendo l’importanza di un’Europa che sia al servizio delle sue economie e dei suoi cittadini.

Carlo Fidanza: L’essenziale per l’Europa

Carlo Fidanza ha proseguito il dibattito richiamando l’attenzione sul concetto di “essenziale” nel contesto europeo. Ha spiegato come sia fondamentale tornare all’essenziale per comprendere e affrontare le sfide che l’Europa deve affrontare. Fidanza ha sottolineato la necessità di riabilitare il concetto di interesse nazionale all’interno della cornice europea, spiegando come la tutela dell’interesse nazionale non debba essere vista come un atteggiamento nazionalistico, ma come una pratica normale e legittima. «Noi abbiamo bisogno di tornare all’essenziale perché l’essenziale ci dà una chiave di lettura rispetto alla concretezza delle politiche che dobbiamo mettere in atto», ha dichiarato.

Fidanza ha poi citato un esempio concreto di come la collaborazione tra le forze politiche italiane abbia permesso di ottenere un risultato significativo per l’Italia all’interno dell’Unione Europea. Ha spiegato come, grazie a un lavoro trasversale, sia stato possibile modificare un regolamento europeo sugli imballaggi che avrebbe penalizzato pesantemente il sistema produttivo italiano. Questo risultato, ottenuto grazie alla capacità di fare sistema, dimostra l’importanza di difendere l’interesse nazionale all’interno di un contesto europeo. Fidanza ha inoltre sottolineato l’importanza di un approccio realistico e concreto nella politica europea, spiegando come la difesa dell’interesse nazionale debba essere accompagnata da una visione più ampia e inclusiva.

Antonio Decaro: L’Europa del Manifesto di Ventotene

In collegamento, Antonio Decaro ha espresso il suo sostegno all’idea di un’Europa che si ispira ai principi del Manifesto di Ventotene. Ha sottolineato come l’Europa debba essere un luogo dove coltivare le proprie specificità contribuendo a una visione comune, basata sui valori di solidarietà, libertà, uguaglianza e giustizia sociale. Decaro ha richiamato l’attenzione sull’importanza di difendere questi valori in un momento storico in cui l’Europa è chiamata a affrontare sfide globali sempre più complesse, come la transizione digitale ed ecologica. «Dobbiamo impegnarci nella costruzione di quella che chiamavano “un’anima europea” che deve prevalere sugli egoismi nazionali nel nome della solidarietà, della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia sociale», ha dichiarato Decaro.

Decaro ha poi evidenziato come l’Europa abbia dimostrato la sua vicinanza ai Paesi membri durante la pandemia e il periodo post-pandemia, offrendo sostegno finanziario attraverso il PNRR. Ha sottolineato l’importanza di utilizzare queste risorse per migliorare le condizioni di vita nelle comunità europee, realizzando opere pubbliche che possano ridurre i divari e garantire servizi migliori. Decaro ha concluso il suo intervento invitando a trovare soluzioni comuni che possano unire l’Europa, nel rispetto delle specificità di ciascun Paese, per costruire un futuro migliore per tutti.

Nicola Procaccini: Difendere il mercato comune europeo

Nicola Procaccini ha chiuso il giro di interventi affrontando il tema dell’economia europea e della necessità di difendere il mercato comune europeo. Ha spiegato come il mercato comune rappresenti uno degli asset principali dell’Unione Europea, un luogo dove mezzo miliardo di persone si muovono liberamente, scambiando merci, beni e servizi. Procaccini ha sottolineato l’importanza di difendere questo mercato dalle minacce esterne, come il dumping praticato da altri Paesi, che mettono a rischio la competitività europea. «Difendere il mercato comune europeo è dal mio punto di vista una delle ragioni d’esistenza dell’Unione Europea», ha affermato.

Procaccini ha poi affrontato il tema della difesa comune, spiegando come la sicurezza sia un altro dei motivi per cui l’Unione Europea è necessaria. Ha richiamato l’attenzione sull’importanza di proteggere la pace, un bene prezioso che non può essere dato per scontato. «Oggi viviamo per la prima volta un’era in cui il mondo è perlopiù in pace, ma è una condizione recente. Nel corso dei millenni non è mai stato così», ha dichiarato, evidenziando come l’Unione Europea debba lavorare per garantire la pace e la sicurezza dei suoi cittadini.

Procaccini ha concluso il suo intervento con una riflessione sull’importanza di un’Europa unita, che sappia affrontare le sfide globali mantenendo la sua identità culturale e spirituale. Ha sottolineato come l’Europa debba essere un’alleanza di nazioni che, consapevoli del proprio destino, scelgano di mettere in comune il proprio futuro per vivere un’avventura storica insieme. «L’Unione Europea deve essere un’alleanza di nazioni che decidono di stare insieme per fare poche grandi cose», ha affermato, invitando a riflettere su come costruire un’Europa più forte e coesa.

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