APPRENDISTATO E MESTIERI A VOCAZIONE ARTIGIANALE PER L’INSERIMENTO DEI GIOVANI NEL MERCATO DEL LAVORO

Press Meeting

“Questo è l’ultimo di un ciclo di incontri dedicati al lavoro dei giovani, una questione decisiva che è stata al centro dell’attenzione del Meeting”. Così Roberto Corno, della CdO per il lavoro, ha introdotto l’incontro delle ore 19 in sala Tiglio A6. “Più in particolare – ha aggiunto il moderatore – ci occupiamo delle attività a carattere artigianale, manuale, tecnico che rappresentano una ricchezza della nostra tradizione”. Subito dopo, Corno ha evidenziato un fenomeno preoccupante: “Da una parte ci sono due milioni di persone che non studiano e non lavorano, dall’altra ci sono molti posti di lavoro non coperti, perché non si trovano giovani che vogliono fare certi mestieri”.
È intervenuto quindi Domenico Bova, responsabile area occupazione e sviluppo di Italia Lavoro, un’agenzia del Ministero del Lavoro, che ha illustrato il programma Amva: Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale. Il programma, che intende favorire l’inserimento lavorativo dei giovani, sta realizzando una prima sperimentazione che durerà fino al gennaio 2014 e può contare su quasi 120 milioni di euro. “La nostra azione – ha spiegato Bova – mira all’assunzione in apprendistato di circa sedicimila persone; ci siamo dati inoltre come obiettivo quello di avviare 110 botteghe di mestiere; una terza linea di intervento è promuovere la nascita di cinquecento nuove imprese, da parte di giovani di età non superiore a trentacinque anni”. A supporto di queste iniziative, vari interventi economici rivolti alle imprese.
Dopo la proiezione di un breve filmato sulla Loriblu, un’azienda marchigiana che produce “scarpe da sogno”, è intervenuta la titolare Annarita Pilotti fondatrice, assieme al marito Graziano, dell’impresa. Annarita ha parlato della sua vita avventurosa – benzinaia, quindi maestra d’asilo, poi poliziotta – e si è fermata infine sulla scelta di fare l’imprenditrice: “per amore”, ha precisato. La signora Pilotti ha fornito alcuni dati eloquenti: “Nel 2007 avevamo 55-60 dipendenti, nel 2012 ne abbiamo 161; nel 2008 il 4 per cento erano apprendisti, nel 2012 il 13 per cento”. Ne è emersa una storia fatta non solo di intraprendenza e creatività, ma anche di concreta attenzione ai tanti bisogni dei propri dipendenti: dei quali il 12 per cento sono extracomunitari.
“Ho avuto la fortuna di assistere al bellissimo incontro sulla fabbrica del Duomo di Milano”, ha esordito Riccardo Giovani, direttore relazioni sindacali di Confartigianato, che è tornato a sottolineare “tutta una serie di paradossi” italiani, già accennati dall’intervento introduttivo del moderatore. “Nel secondo trimestre 2012 – ha detto il dottor Giovani – si sono registrate difficoltà a reperire manodopera per oltre 200mila posti, quarantamila nell’ambito dell’artigianato. Sono richiesti, ad esempio, pavimentatori e posatori di rivestimento, panificatori, meccanici…”. Il dirigente di Confartigianato ha sottolineato la necessità di “dare la giusta centralità al valore del lavoro e di attribuire anche valore formativo al lavoro che invece, negli anni che ci hanno preceduto, è stato sempre più sminuito”.
Concludendo l’incontro, Roberto Corno ha segnalato il portale di CdO per favorire, gratuitamente, l’incontro tra richieste e offerte di lavoro; con suggerimenti anche sui contratti di lavoro.
(V.C.)
Rimini, 24 agosto 2012

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