ANNO EUROPEO DEL VOLONTARIATO: OPPORTUNITÀ E SFIDE PER IL VOLONTARIATO

Press Meeting

“Il Meeting è vicino al tema del volontariato, basti pensare ai quattromila giovani impegnati nella realizzazione di questa esperienza unica di gratuità, intesa come scelta libera”. Con queste parole, Monica Poletto, presidente della Compagnia delle Opere-Opere sociali, ha aperto i lavori del convegno “Anno europeo del volontariato: opportunità e sfide per il volontariato” (Sala Tiglio A6, ore 19.00) spiegando che gli interventi dei relatori sarebbero stati tutti incentrati sul tema della gratuità nell’esperienza quotidiana e personale. Un modo vivace e stimolante per coinvolgere l’uditorio in un dialogo proficuo sull’esperienza del volontariato.
“Attraverso il volontariato abbiamo la possibilità di offrire risposte concrete al bisogno dell’altro con un’azione gratuita. Nella mia adolescenza questo tipo di esperienza mi ha insegnato a costruire relazioni”, ha spiegato Marco Granelli, assessore al volontariato del comune di Milano e presidente Csvnet, la rete dei Centri di servizi al volontariato. “Il mondo del volontariato può e deve attuare un cambiamento nel nostro Paese, un cambiamento che sia di tipo educativo e culturale, in grado di insegnare che esiste un bene comune più grande di noi e che è assolutamente concreto”, ha concluso il presidente di Csvnet.
Carlo Vimercati, presidente della Consulta nazionale comitati di gestione, dal canto suo, ha ricordato che grazie al lavoro dei comitati “il nostro Paese è stato dotato di uno strumento utile per fornire delle risposte alle esigenze delle comunità e favorire l’avvicinamento di coloro che vogliono investire il proprio tempo e le proprie energie nel volontariato. Stiamo parlando dei centri servizi – ha proseguito Vimercati – che costituiscono una infrastrutturazione sociale assente in molti altri paesi”.
Secondo Cristina De Luca, presidente del Comitato di gestione dei fondi speciali per il volontariato del Lazio, il volontariato è talmente presente nella vita della cittadinanza che esso “è diventato un elemento cui la società intera guarda con grande fiducia. Un fattore – ha aggiunto De Luca – fondamentale per la diffusione della coesione sociale e della cultura della solidarietà, rappresentando una vera e propria scuola di cittadinanza e di formazione umana”.
Al vicepresidente dell’Acri, Antonio Miglio, il compito di spiegare al folto uditorio il ruolo delle Fondazioni nelle azioni di sostegno alle azioni di volontariato attraverso “azioni che uniformino la progettualità sociale su tutto il territorio nazionale”. Miglio inoltre ha annunciato che a breve sarà pronta una carta delle fondazioni da elaborare anche sulla base del parere del mondo del volontariato, “proprio perché questo mondo è in prima linea nell’accogliere le richieste delle fasce svantaggiate e nel dare le risposte ai bisogni e alle emergenze sociali”.
Sul tema del metodo, invece, ha posto l’accento Mario Melazzini, vicepresidente del centro clinico Nemo di Milano e presidente dell’Aisla, l’Associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica, specificando che “soprattutto nella fase di crisi che stiamo attraversando è importante partire da un metodo per intervenire nel sociale in maniera efficace”.
“Lo slogan del Meeting di quest’anno – L’esistenza diventa una immensa certezza – deve diventare lo slogan del volontariato”, ha suggerito Melazzini, perché per identificare i bisogni dell’altro bisogna partire da una certezza: l’esistenza stessa.

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