ALL IS HOLY, TUTTO È SACRO La serata finale del Meeting con la Rock Culture All-Star Orchestra

Press Meeting

Gente accalcata sotto il palco e in platea, luci a ritmo di musica e amplificatori che diffondono le graffianti note della musica rock in un’arena D3 Superflash trasformata per l’occasione in un vero e proprio stadio da concerti. È l’atmosfera che si è respirata ieri alla serata conclusiva del Meeting di Rimini dal titolo “All is Holy?” – tutto è sacro? – domanda a cui hanno tentato rispondere i concertisti della Rock Culture All-Star Orchestra. Capitanata dal vocalist Alberto Morigi, la band ha raccolto per l’occasione strumentisti di primo piano della scena romagnola e italiana. Fra i membri vi sono nomi noti come il chitarrista Davide Cortellini, il tastierista Massimiliano Rocchetta, il batterista Fabio Nobile, la cantante Paola Panicali e il trombonista Federico Tassani, che in questi anni hanno accompagnato artisti del calibro di Mario Biondi, Gloria Gaynor, Renzo Arbore a Renato Zero.
Affiancato da due grandi megaschermi, il palco si è infiammato sulle note di canzoni storiche come “Angel of Harlem” degli U2, “Helter Skelter” dei Beatles (versione U2), “Roxanne” dei Police. Ma anche brani pop contemporanei come “The Scientist” dei Coldplay, o pietre miliari da brivido come “Bridge over Trouble Water” dei Simon and Garfunkel. Commovente “Someone like you” di Adele, cantata dalla vocalist Paola Panicali.
Tuttavia non è la frenesia tipica del pubblico da stadio che ha caratterizzato la serata. Chi ha avuto la possibilità di visitare in questi giorni l’affollatissima mostra “Tre accordi e il desiderio di verità: rock’n’roll come ricerca dell’infinito”, curata da John Waters, ha potuto constatare con i suoi occhi che tutto, anche il grido di un cantante o l’assolo di un chitarrista, contribuiscono a quella tensione verso l’infinito, che trascina chi ascolta suscitando la stesse emozioni di una sinfonia o di una poesia. Ha connotato il concerto la familiarità e l’abbraccio con cui Alberto Morigi ha coinvolto non solo il pubblico, ma anche i membri della band, trasformando l’esibizione in un unico ensemble dove tutti sono stati protagonisti.

(S.C.)
Rimini, 25 agosto 2012

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