Rimini, sabato 25 agosto – Molti ragazzi, nelle prime file dell’Arena Move to Meet A1, hanno accolto con entusiasmo Andrea Pirillo, giovane youtuber appassionato di motori, i cui video hanno raggiunto mezzo milione di visualizzazioni l’uno. L’incontro, guidato da Federico Aliverti, direttore della rivista Motociclismo, ha toccato diverse tematiche, partendo dal fatto che i ragazzi oggi non sembrano più amare le due ruote, anche a giudicare dalla scarsezza di scooter parcheggiati davanti alle scuole.
Pirillo ha preso le mosse dalla grande diffusione dello smartphone, usato, attraverso la connessione, per condividere tutto con tutti. Il tema della condivisione di immagini, video e contenuti digitali è stato trattato in rapporto alla questione del possesso: la “mia moto”, oggi, è stata sostituita dallo sharing. La condivisione sembra toccare non solamente i contenuti digitali, ma anche gli oggetti che una volta costituivano la meta del desiderio, come la moto o lo scooter. Secondo Pirillo, “se da un lato la facilità di avere mezzi di trasporto condivisi è una comodità che agevola gli spostamenti, non può essere paragonato al possesso, che è qualcosa di unico e diverso”.
Il giovane youtuber ha poi raccontato la sua esperienza quotidiana, che lo porta a dover gestire il tempo per la realizzazione e la post produzione dei contenuti digitali da inserire sui social: tuttavia, l’invito che Pirillo ha rivolto alla platea è stato quello di prendersi il proprio tempo e rendere attive quelle ore senza trascorrerle seduti con lo smartphone in mano.
Il viaggio diventa anche un modo per rigenerarsi dalla quotidianità: Pirillo racconta di come sia riuscito a bilanciare l’esigenza di gestire l’attività di realizzazione e post produzione dei contenuti multimediali con la necessità di godersi l’istante, magari immerso in un paesaggio naturale mozzafiato.
Si è parlato anche di sicurezza. Il correre in moto su una pista fa comprendere il proprio limite, quel limite al di sotto del quale bisogna necessariamente stare quando si viaggia in moto su una strada in cui non siamo da soli. I nuovi sistemi tecnologici possono favorire una maggiore sicurezza, evitando le distrazioni che deriverebbero dalle connessioni in rete.
Il futuro di questo youtuber ventenne, studente universitario e appassionato di motori? “A me piace vivere senza pianificazioni a lungo termine. Tra dieci anni, il mio scopo è arrivare a vivere come sto vivendo adesso, probabilmente non grazie ai video, ma attraverso vie alternative che mi facciano comunque apprezzare al massimo tutti i singoli momenti della vita”.