In apertura dell’attesa conferenza stampa, la prima domanda è del portavoce del Meeting Bardazzi che invita i suoi ospiti a fare il punto sul lavoro dell’Intergruppo per la sussidiaretà. Facendo riferimento al successivo incontro del Meeting con Draghi, Lupi precisa che bisogna chiedersi se si è d’accordo “se il principio di sussidiarietà può essere fondativo per l’uscita dalla crisi”, nella convinzione che “un percorso comune può essere individuato”. Cita poi quanto finora realizzato dall’intergruppo, come la stabilizzazione del 5 per mille e le iniziative sul capitale umano. “Ciò che più ci accomuna con Pierluigi Bersani è un’idea di politica non come lotta al nemico da abbattere, ma luogo di confronto”.
Bersani da parte sua, ricordando il suo ruolo costituente dell’Intergruppo sopravvissuto a tre legislature con la “volontà di cercare punti di condivisione intorno ad oggetti di bene comune”, auspica “che questa esperienza, di ambito parlamentare, aiuti una riflessione con occhi non faziosi su ciò che sta avvenendo nel Parlamento stesso”. D’altronde, sollecitato da una domanda su cosa si aspetta dai cattolici partecipando al Meeting in campagna elettorale, risponde che “questo può essere un giorno perso per la campagna elettorale, ma la mia ottica è pensare al Paese, con tutte le sue espressioni vitali, compresa questa”.
Il dibattito, sollecitato da altre domande, prosegue sulla polemica tra Lega e Vaticano e sui temi dell’immigrazione. “Si tratta di una posizione personale in cui la Lega non si riconosce – precisa Lupi – condividiamo il richiamo a non essere indifferenti alle tragedie che accadono”. Bersani ribatte: “Non dirò mai ‘razzista’ a Lupi perché ha approvato le leggi sull’immigrazione, ma cosa accadrà alle famiglie?”, paventando un costosissimo mercato delle badanti regolarizzate e “la necessità di una sanatoria continua, per cui la mia convinzione è che questi fatti vanno fermati”.
Ancora sull’Intergruppo per la sussidiarietà e il suo contributo alla civiltà politica, Lupi ricorda di aver sperato, come esponente Pdl, in uno scenario di confronto e non di caccia al nemico, ma “purtroppo non è successo. Speriamo che dopo il congresso del Pd si realizzi una politica non dipietrista”. Bersani rafforza la stessa posizione precedentemente esposta, affermando che “persino in una situazione come quella attuale c’è la possibilità di dare segnali su problemi sociali, facendo qualcosa che sia comprensibile anche dalle famiglie che si trovano nei guai”.
(Ant.C.)
Rimini, 26 agosto 2009