Si è tenuto oggi il primo incontro curato dall’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà. In sala B7 alle 15 si è riunito il Network delle fondazioni ad esso collegato. Il coordinatore della segreteria per l’intergruppo parlamentare, Emmanuele Forlani introduce Alfonso Russo della fondazione Il Denaro lasciandogli il non facile compito di gestire gli interventi di ben dodici relatori.
Prima però Forlani precisa che “l’importanza del lavoro svolto dal network dimostra che un dialogo è possibile”, nella chiarezza, però, non nel mettere tra parentesi le identità. “Solo così può svilupparsi un confronto su temi, come il cinque per mille, permettendo un’unità nel dialogo sulle riforme che in altri contesti si è invece frammentato”. Affermazione questa che trova tutti i convenuti d’accordo. Stefano Fassina, direttore scientifico di Nens e Alessandra Servidiori del comitato scientifico di Giovine Italia ne parleranno come di una conquista ormai acquisita del network.
Luca Antonini, vice presidente della Fondazione per la Sussidiarietà e consulente del ministro Calderoli, parla naturalmente di federalismo fiscale. “Andare a regime col federalismo fiscale significa cambiare il volto dell’Italia introducendo il principio della responsabilità nella gestione della spesa pubblica. E questa riforma può trovare nel network un appoggio importante rendendo operativo il dibattito culturale”.
In risposta alla provocazione del moderatore sulle possibili implicazioni che la riforma avrà nel Mezzogiorno, interviene Ivano Russo direttore di Mezzogiorno Europa, fondazione presieduta da Giorgio Napolitano. “Riteniamo oggettivamente improponibile il rifiuto a priori del dibattito sul federalismo, in questo discostandoci anche da grandi centri di ricerca sulla questione meridionale. La riqualificazione di una spesa pubblica intesa finora da alcuni come leva clientelare, pone l’urgenza del miglioramento della qualità di servizi come sanità e scuola”.
A ruota seguono Dario Nardella direttore di Eunomia che concentra la sua relazione sulla necessità di superare la radicalità del dibattito sulle riforme costituzionali e Giuseppe Lanzillotta di Magna Carta che da parte sua interviene sulla necessaria riforma dei regolamenti parlamentari in risposta ai cambiamenti derivanti dal mutato assetto politico. Daniele Donati di Arel, Alex Voglino di Nuova Italia e Francesco Soro di Glocus completano l’approfondimento scandagliando altrettante implicazioni che il principio di sussidiarietà ha nel dibattito odierno.
Al proposito, Costante Portatadino di Europa Civiltà, richiamando il precedente incontro tenuto al Meeting dal ministro Gelmini, centra il suo intervento sulla necessità dell’educazione, parlando anche della formazione politica “perché i partiti partecipano alla sussidiarietà limitando lo statalismo”. Mario Ciampi di FareFuturo e Pier Paolo Salieri della Fondazione Italiana Europa Popolare si presentano infine come nuovi membri del network spiegando che le ragioni della loro adesione stanno nella possibilità di confrontarsi su un progetto condiviso.
(S.A.)
Rimini, 27 agosto 2008