82. Diventare protagonisti. Tre giovani dell’antichità alla ricrca di sé

Press Meeting

Alle ore 11.15, nella Sala A4, si è svolto il reading a cura di Zetesis: “Diventare protagonisti. Tre giovani dell’antichità alla ricerca di sé”. “Come studiosi del mondo antico – ha detto introducendo lo spettacolo Olivia Merli, della redazione di Zetesis – ci siamo confrontati col titolo del Meeting 2008: in tre opere classiche, abbiamo fermato l’attenzione sulla vicenda di tre giovani che trovano se stessi e diventano protagonisti di qualcosa di grande”.
I tre giovani indicati sono rispettivamente Ippolito, dell’omonima tragedia di Euripide, Telemaco, dell’“Odissea” di Omero, e Neottolemo, del “Filottete” di Sofocle. Alle loro vicende hanno dato voce i cinque attori sul palco: Simone Arosio, Adriana Bagnoli, Matteo Bonanni, Andrea Carabelli e Margherita Saltamacchia.
Il travagliato percorso dei tre giovani dell’antichità è stato sintetizzato, sulla schermo che faceva da sfondo al palco, da tre affermazioni. La prima è quella che Ippolito rivolge conclusivamente al padre: “Ti perdono per la mia morte”; la seconda riprende l’invito della dea Atena a Telemaco: “Non sii più un bambino, non è più l’età. Sii coraggioso perché vi sia, tra i tuoi discendenti, chi parli bene di te”; la terza affermazione, infine, viene pronunciata da Neottolemo: “Se la giustizia è al mio fianco non ho paura”.
Il reading è durato un’ora e mezzo e si è concluso con l’applauso convinto del pubblico che affollava la sala. Rivolgendosi in particolare ai giovani presenti, Carabelli ha lanciato l’ipotesi di un loro maggiore coinvolgimento, ad esempio nel coro di un futuro spettacolo. Le musiche originali che accompagnavano efficacemente la recitazione erano di Ivano Conti e Francesco Farina.
Zetesis, rivista e associazione culturale, da oltre venticinque anni è “uno strumento per valorizzare le nostre radici greco-latine e cristiane e per aiutare gli insegnanti nella quotidianità del lavoro educativo”

(V.C.)
Rimini, 27 agosto 2008