Una straordinaria cornice di presenti ha partecipato all’evento conclusivo della giornata di martedì 25 maggio. L’ampia area delle piscine ovest Edison non è bastata a contenere le centinaia di persone che hanno partecipato al concerto di Negro Spirituals con il Mnogaja Leta Quartet. Sono stati eseguiti i più celebri pezzi della tradizione gospel, spiritual e blues della tradizione americana, con apprezzati sconfinamenti sui Beatles e alcuni hit tra i quali in particolare Oh Happy Days, Freedom, Steel Away, Good News, Dry Bones e tutti i più bei classici della tradizione spiritual americana.
Il concerto è proseguito fino a oltre mezzanotte. Il pubblico ha ballato e cantato fino alla conclusione del concerto confermando lo straordinario spirito di entusiasmo e partecipazione che sta caratterizzando i concerti del Meeting 2009.
Mnogaja Leta è il titolo di un antico inno antico culturale bizantino che significa: ’molti anni felici’, un nome che ormai descrive alla perfezione la lunga carriera ormai pluridecennale dell’affiatato quartetto nato nel 1961. Alberto Vigevani (basso), Luciano Gattinoni (pianoforte e tenore), Maurizio Mauri (basso) e Nino Giagnoni (tenore) hanno scelto questo nome per manifestare la loro passione per una spiritualità intensa e primitiva, propria degli iniziali inni medioevali.
Alle origini infatti il gruppo aveva puntato sulla musica corale popolare, a partire dai canti di montagna resi famosi dal coro della Sat di Trento. Sono poi entrate in repertorio le canzoni brasiliane (in quanto alcuni amici si erano recati là in missione durante i primi anni Sessanta) e canzoni della tradizione slava, sempre per il legame con amici che si interessavano della persecuzione religiosa in Russia. Poi c’è stato l’innamoramento per i Negro-Spirituals, (da pochi anni al Festival dei Due Mondi di Spoleto erano arrivati i gruppi del Black Nativity) sia per le melodie meravigliose che per i testi che hanno coinvolto profondamente i quattro amici. Il resto è attualità, compreso i cd, l’ultimo dei quali un “live” registrato a Caldonazzo, in Trentino.
(F.P.)
Rimini, 25 agosto 2009