A discutere intorno all’emissione di un regolamento dell’Unione Europea in tema di diritti dei passeggeri di autobus e pullman sono stati chiamati, da Federmobilità, Asstra e Anav, Antonio Cancian, deputato al Parlamento europeo e relatore della proposta di legge in materia, Pietro Giordano, segretario nazionale Adiconsum, Marco Piuri, rappresentante di Asstra, Tullio Tulli, direttore generale Anav, Amedeo Piva di Trenitalia, Alberto Rossini, dirigente dell’Assessorato alla mobilità della Provincia di Rimini.
Ha coordinato l’incontro Annita Serio, direttore della Federmobilità. Hanno inoltre portato i loro saluti Vincenzo Mirra e Giovanni De Nicola, assessori alla mobilità delle Province rispettivamente di Rimini e di Milano.
Marco Piuri, dopo aver affermato che lo standard di qualità dei servizi di trasporto è insufficiente, ha indicato come criteri utili per un miglioramento, tra gli altri, la liberalizzazione dei servizi (“che farebbe venir meno posizioni di rendita”) e l’attenzione al passeggero (“e non al cliente istituzionale”).
In relazione alla proposta di legge in discussione, Piuri ha auspicato che per i trasporti di breve percorrenza si tenga conto dei regolamenti locali.
Dopo aver fornito dati sulla consistenza delle imprese di trasporto passeggeri su gomma, Tullio Tulli si è invece soffermato sui punti critici del regolamento in discussione, evidenziando che lo stesso comporterà aumenti di costi per le imprese e chiedendo quindi di escludere dalla regolamentazione i servizi urbani, suburbani e regionali.
Piva dal canto suo ha messo in risalto i miglioramenti intervenuti nel trasporto ferroviario in tema di comunicazione, rimborsi per disservizi, interventi in favore dei passeggeri disabili ed ha evidenziato l’aumento di prenotazioni da parte di viaggiatori stranieri.
La voce – dissonante – dei consumatori è stata Pietro Giordani, che ha contestato le affermazioni di Tulli, sottolineando che le intese precedenti al regolamento comunitario in tema di trasporto ferroviario “avevano portato a trattamenti di maggior favore verso i passeggeri, ad esempio in tema di ritardi per beneficiare dei rimborsi, e che dopo tale regolamento, che prevede trattamenti peggiorativi rispetto a quelle intese, Trenitalia si è attestata sulle previsioni restrittive di quel regolamento”.
Il tema del controllo esercitato dalle Province, in particolare da quella di Rimini, sulle imprese di trasporto è stato poi affrontato da Rossini. “Il miglioramento dei servizi – ha spiegato il dirigente – dipende dalla forza economica dei soggetti gestori e dalla divisione netta tra questi e gli enti concessionari, che invece, allo stato attuale, hanno spesso interessi diretti nella gestione”.
In chiusura Cancian, nella sua qualità di deputato al Parlamento europeo, ha proposto una sintesi delle sollecitazioni emerse. Il parlamentare ha spiegato che, a causa del voto contrario da parte del Consiglio (e quindi da parte degli Stati) al progetto di legge approvato dalle Commissioni e dal Parlamento, è stata attivata la procedura di conciliazione prevista dalle norme comunitarie: “Non dovremo dimenticare che al centro della legge va la persona – ha affermato – ma allo stesso tempo rifuggire da ogni forma di assistenzialismo”.
“Inoltre è necessario – ha aggiunto – che nel servizio ci siano ritorni economici per le imprese, si da portare ad una copertura dei costi”. Essendo poi il sistema dei trasporti basato soprattutto su piccole e medie imprese, “è necessario fare in modo di non porre vincoli troppo pesanti che potrebbero portare alla chiusura delle stesse”: questo in attesa di un regolamento unico di tutti i trasporti, che é l’obiettivo da raggiungere.
Cancian ha infine sottolineato la grande importanza della pianificazione di reti europee di viaggio e della connessa programmazione dei trasporti, in vista dei risparmi che è necessario attuare nel sistema.
(A.M.)
Rimini, 24 agosto 2010