In avvio dell’assemblea annuale della CdO Sport, avvenuta come consuetudine al Meeting, il responsabile dell’Associazione Marco Platania ha svolto la relazione sull’attività svolta nel 2008- 2009, ponendo in evidenza la crescita anche del numero di fattive collaborazioni, come quella con il Csi (presente all’assemblea con propri rappresentanti), dei cosiddetti “Tavoli di lavoro”, messa a fuoco di problematiche comuni a allenatori, dirigenti, insegnanti, e di esperienze da mettere in comune, del “Progetto Tutor”, in collaborazione con Università Cattolica e Comune di Milano, Regione Lombardia, per dotare quanti si trovano ad operare con i giovani dei necessari strumenti pedagogici. “Le difficoltà operative contingenti non sono state per noi un’obiezione a continuare un lavoro”, ha aggiunto. “L’unica speranza per il mondo dello sport – ha aggiunto – sono delle persone che siano un ‘io’ cambiato. Insistiamo, con tutti ai diversi livelli, sullo stesso pezzo fantastico di realtà che è lo sport”. “Sono molti anni che vengo al Meeting, occasione sempre straordinaria di esperienza e di incontro” ha sottolineato in apertura del suo intervento il presidente del Coni Gianni Petrucci. “Siete un po’ diversi dal tradizionale asssociazionismo sportivo con tesserati. La vostra è una linea originale, intelligente, che certamente dà un importante contributo e porta vantaggi allo sport italiano. Nei nostri auspici, siamo tornati a parlarne anche recentemente con il ministroGelmini, dovranno essere
per lo sport italiano, oltre che anni in cui conseguire importanti risultati, anche quelli in cui portare per la prima volta lo sport italiano nelle scuole, specie per quanto riguarda l’attività motoria nelle scuole elementari. Penso dalle prime avvisaglie che ci sia questa volta una punta di ottimismo”. Ha quindi posto in evidenza quanto contribuisca all’affermazione sportiva di Paesi come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti il sistema di sport nella scuola attuato attraverso i college. “Se l’Italia ha ottenuto così grandi risultati nel nuoto, mai registrati in passato, questo significa che al sistema Italia niente è vietato, anche nello sport”. Ha quindi portato il proprio saluto monsignor Joseph Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, sottolineando l’attenzione allo sport posta con l’istituzione da parte di Giovanni Paolo II di una sezione denominata “Chiesa e sport” all’interno dello stesso Consiglio. “Lo sport è un ideale grande – ha affermato – uno dei più grandi dell’umanità, e dobbiamo porre ogni attenzione ai rischi che possono distruggerlo, come quello del doping o delle esagerazioni dovute al nazionalismo”.
(M.T.)