53. Energia del futuro e futuro dell’energia

Press Meeting

Solo posti in piedi o seduti per terra, nella Sala Neri, per seguire l’incontro delle ore 11.15 su “Energia del futuro e futuro dell’energia”, con la partecipazione del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola e degli Amministratori delegati di Enel ed Edison, Fulvio Conti e Umberto Quadrino, nonchè del presidente della A2A, Giuliano Zuccoli. A fare da “padrone di casa”, Paola Garrone, docente di Economia ed organizzazione aziendale ed Economia delle reti al Politecnico di Milano. Il tema è stato trattato dal punto di vista dei rapporti tra politica ed industria nell’ottica delle tematiche dell’approvvigionamento e della produzione dell’energia, con attenzione ai problemi ambientali.
Il ministro Scajola ha esordito evidenziando come l’energia può garantire lo sviluppo ed il benessere dei paesi, anche dei più poveri, o può essere causa di guerre. “La scelta – ha affermato – deve essere nella direzione di una energia utilizzata per garantire la qualità della vita e per favorire la solidarietà con i paesi poveri, pure in termini di aiuto alla produzione. Grande è la responsabilità delle nazioni nel porre argini all’inquinamento, anche attraverso trattati internazionali; si ha fiducia che a Copenaghen possa essere sottoscritto un nuovo protocollo che coinvolga paesi che non hanno firmato quello di Kyoto (tra cui Usa, Cina, India).”
Passando ad esaminare la posizione italiana, il ministro ha rivendicato al proprio governo il passaggio da una posizione di debolezza ad una di forza, essendo stati presi provvedimenti che prevedono un piano energetico che si pone diversi obiettivi: la ricontrattazione dell’acquisto di energia dagli altri Paesi, con privilegio accordato a quelli che possano dare maggiori garanzie di stabilità; diversificazione delle fonti energetiche (con il 50% attribuito a gas, carbone pulito, petrolio; il 25% a solare, eolico, biomasse; il 25% al nucleare di nuova generazione); difesa dell’ambiente; investimenti per lo sviluppo delle nuove tecnologie. Da quest’ultimo punto di vista ha sottolineato l’intervento fatto dal governo nel campo del fotovoltaico, attraverso accordi con industrie giapponesi per portare in Sicilia uno stabilimento per la produzione di pannelli solari.
Scajola ha concluso il proprio intervento rivendicando l’attuazione di una politica che, seguendo le indicazioni dell’ultima enciclica di Benedetto XVI, tende alla salvaguardia dell’ambiente e ad un approccio alle problematiche energetiche con metodi tesi ad escludere accaparramenti da parte di stato, gruppi di potere e imprese a danno dei poveri.
L’amministratore delegato dell’Enel, Conti, salutando con favore la rinascita di un piano energetico guida da parte del Governo, ha rivendicato alla propria società il merito di avere fatto cospicui investimenti nel campo della tecnologia e della produzione di energia in Italia e all’estero, nell’ottica di una produzione a basso costo e del risparmio energetico. Ha citato come esempi di avanzata tecnologia, messa in campo dall’Enel, gli impianti solari, in grado di produrre energia anche di notte, utilizzabili con grandi vantaggi anche nei paesi sottosviluppati; quelli che sfruttano l’idrogeno; il contatore digitale, in grado, in futuro, di modulare i consumi, gestendo i flussi energetici ed evitando gli sprechi.
Con riferimento al nucleare, Conti ha evidenziato come la tecnologia Enel “viene utilizzata nella realizzazione di centrali in Francia, Spagna, Austria, mentre i tempi lunghi di realizzazione di tali tipi di centrali in Italia richiedono l’utilizzazione di altri fonti energetiche, quali il fotovoltaico ed il carbone fossile”.
“Altri temi importanti, nel campo della tutela ambientale – ha concluso il manager – sono quelli inerenti il controllo nella gestione delle centrali nucleari e lo sviluppo della tecnologia tesa a catturare e riutilizzare le emissioni di anidride carbonica”.
Quadrino dell’Edison, dopo aver rivendicato a tale società la prima centrale di produzione di energia in Europa nel 1882, ha subito detto che il settore energetico ha assoluto bisogno di regole poste dall’Autorità, anche al fine di poter raggiungere l’obiettivo dell’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica.
“È necessario attuare – ha proseguito -, per un verso, il risparmio energetico e, per un altro, la diversificazione delle fonti energetiche”. Con riferimento al gas ed alle politiche tese all’importazione di tale elemento anche dall’Africa, attraverso la realizzazione di importanti infrastrutture, Quadrino ha messo in risalto come questo richieda che l’Italia abbia la capacità di saper poi farsi produttore e venditore a terzi di un prodotto che può essere convogliato da noi in grandi quantità, tali da superare le esigenze del nostro Paese.
Rivolgendo la propria attenzione al territorio della Lombardia, Giuliano Zuccoli, presidente della A2A, ha comunicato il progetto di questa società per il riscaldamento di tutta la città di Milano e lo studio per la realizzazione dell’auto elettrica per la riduzione dell’inquinamento in Lombardia. Allargando lo sguardo oltre i confini dell’Italia, Zuccoli ha comunicato l’acquisto in Montenegro di impianti per il rilancio dell’uso dell’energia idroelettrica, rendendo noto anche l’acquisto di quote pari al cinquanta per cento dell’Edison, riportando nelle mani di imprenditori italiani tale società.
In chiusura, il ministro Scajola ha rivendicato all’Italia un ruolo di punta nei confronti della politica energetica del Mediterraneo, potendo la tecnologia italiana trovare valida utilizzazione in paesi come l’Egitto (per l’eolico), la Libia (per il fotovoltaico), il Montenegro (per l’idroelettrico).

(A.M.)
Rimini, 25 agosto 2009