In sala B7 alle ore 15, in collaborazione con Unioncamere si è tenuto un Workshop con la partecipazione dei vertici aziendali di grandi imprese presenti in Italia che ha voluto offrire agli imprenditori presenti tra il pubblico un’occasione di confronto per valutare quali siano gli indirizzi o le decisioni da assumere per sviluppare qualitativamente o dimensionalmente le proprie aziende.
Renzo Vanetti amministratore delegato di SIA-SSBB – azienda che gestisce informaticamente le operazioni interbancarie in Europa e Africa e quindi connotata da un elevatissimo tasso tecnologico – ha tenuto ad affermare che “è la qualità delle persone preposte all’uso dei sistemi ad essere decisiva per la crescita qualitativa o dimensionale di un’impresa”. SIA SSBB richiede particolarmente al proprio management di saper gestire la diversità delle persone impiegate in azienda, rendendo ciascuno attivamente cosciente dell’importanza del proprio ruolo. “Occorre saper far crescere i talenti degli uomini – ha sottolineato Vanetti – poiché la tecnologia c’è per tutti, si può comprare, ma la differenza sta nelle persone la sappiano impiegare”.
Anche per Francesco Valli, presidente di British American Tobacco, il segreto dello sviluppo di ogni azienda, a prescindere dalle dimensioni, sta nella capacità delle persone che vi operano di sentirsi protagoniste del proprio lavoro. “La mancata assunzione di responsabilità – ha osservato – è alla base dei problemi di andamento dell’economia o della politica di un paese. Il senso di responsabilità genera passione e volontà di andare oltre le difficoltà del momento”.
La questione dell’innovazione – è il punto di vista di Dario Riniero Presidente di Coca Cola HBC Italia – riguarda ancor più le risorse umane quando si parla di un’impresa che produca prodotti di largo consumo (come la società produttrice della nota bevanda che data ormai un secolo). “I nostri prodotti possono essere replicabili – ha osservato. – Sono dunque i nostri uomini che sanno suscitare ancora la domanda di distributori e consumatori e corrispondervi adeguatamente”. Spirito di competizione aziendale e meritocrazia sono alla base della valutazione biennale delle persone impiegate nei vari livelli: si cerca non tanto di evidenziare gli errori di ciascuno, ma di far prendere consapevolezza della professionalità acquisita. Inoltre, nella ricerca del personale non si privilegia l’esperienza pregressa, ma piuttosto la capacità di adattamento alle novità che la nuova esperienza lavorativa potrebbe presentare.
L’avventura della costituzione di H3G, nel panorama dello sviluppo della telefonia mobile in Italia, è stata raccontata dal suo protagonista, Vincenzo Novari. L’appassionante racconto della vicenda -, dalla ricerca dei capitali, alla progettazione curata da professionisti italiani, fino all’affermazione sul mercato – ha offerto conclusivamente lo spunto a Vanetti per formulare alcuni consigli pratici per la crescita di un’impresa: scegliere persone non solo professionalmente valenti, ma anzitutto positive umanamente (“brave persone brave” le ha definite); guardare alla realtà con obiettività; avere il coraggio di accettare anche i rischi di risultato.
Il moderatore dell’incontro, Bernhard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere, ha infine sottolineato l’importanza di suscitare la consapevolezza della propria responsabilità nelle persone coinvolte in un’esperienza imprenditoriale: “Spetta al management aziendale – ha rimarcato – evitare il paternalismo che riduce la responsabilità e piuttosto imprimere in ciascuno la fiducia nella possibilità di svolgere il ruolo assegnato”.
Rimini, 25 agosto 2008
(M.B.)