37. Tutto esaurito per Marija Judina al Meeting di Rimini

Press Meeting

Si preannuncia seguitissima questa sera la rappresentazione “Marija Judina, la pianista che commosse Stalin”, una piéce teatrale che racconta le vicende di una delle più grandi e sconosciute interpreti musicali del Novecento.

Dedicato ad una delle più grandi pianiste russe, lo spettacolo alterna parole e musica, partendo da un dialogo immaginario tra la musicista e un suo studente di pianoforte, conversazione sulla musica, sulla fede religiosa e sulla libertà artistica durante una dittatura.

Il titolo della piéce – che sta registrando già il tutto esaurito ai botteghini del Meeting – si riferisce a un fatto realmente accaduto: Stalin si commosse ascoltando un esecuzione in concerto della Judina, durante una serata mozartiana a Mosca.

La commozione del dittatore non potè fermare il realismo sovietico: la Judina fu infatti licenziata dal conservatorio di Mosca per la sua profonda fede ortodossa e per il suo amore verso compositori contemporanei considerati non graditi al potere. In compenso l’apprezzamento di Stalin verso il suo immenso talento le permise di evitare il confino e il Gulag. La Judina trascorse due decenni lontana dalle sale concerto, insegnando nel suo monolocale a Mosca, dove si è spenta nel 1970.

Il dialogo – firmato da Angela Dematté – è alternato ad esecuzioni di Brahms, Mussorgskij, Mozart interpretate da Victor Derevianko e Marina Drozdova, tra i più applauditi musicisti russi, allievi della stessa Marija.

(W.G.)
Rimini, 23 agosto 2010