Alle ore 10.30 nell’Auditorium del Meeting il vescovo di Rimini mons. Francesco Lambiasi ha ce-lebrato la santa Messa, evento che come ogni anno apre la kermesse riminese.
Prima dell’inizio della celebrazione, il presidente del Meeting Emilia Guarnieri ha letto il messag-gio inviato dal Segretario di stato vaticano cardinale Tarcisio Bertone al vescovo di Rimini con il saluto di Papa Benedetto XVI; messaggio che è stato pubblicato sul Quotidiano Meeting di oggi.
Monsignor Lambiasi nell’omelia ha affermato che “essere cristiani non è aderire ad un’idea o ad un valore, ma seguire una persona: Gesù Cristo”. Questo, ha affermato il presule, è accaduto ai pesca-tori di Galilea affascinati dalla persona di Gesù: avevano lasciato affetti, lavoro, case per seguirlo. “La sua persona non aveva solo il compito di saziare la fame del corpo con il miracolo della molti-plicazione dei pani e pesci o di governare la terra (infatti volevano farlo re), ma di servire e dare se stesso per la nostra salvezza. Egli spinge fino all’estreme conseguenze il suo pensiero (‘chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue non avrà la vita eterna’), così molti dei suoi discepoli se ne vanno”.
Una simile risposta non turba però Gesù, ha proseguito il vescovo. Egli non attenua per questo la sua pretesa, anzi la rimette in gioco anche nei confronti degli apostoli, sfidandoli così: “Volete an-darvene anche voi?”. Oggi, come allora – è la conclusione – è il tempo di riscegliere Cristo, “egli attende da noi una risposta personale dentro il grande abbraccio della Chiesa; occorre andare con-trocorrente rispetto alla mentalità dominante” (matrimonio indissolubile e difesa della vita fin dal concepimento gli esempi citati dal presule) “e questo implica il portare la croce, ma nello steso tempo genera una profonda gioia”. In principio, ha aggiunto Lambiasi, sta l’amore e l’amore genera fiducia e la fiducia a sua volta genera conoscenza. “Oggi si ritiene che chi crede non conosce ogget-tivamente il reale, mentre è esattamente il contrario: solo chi crede in Gesù Cristo conosce il reale per quello che è. Il credere non è il contrario della conoscenza, perché in Cristo conosciamo l’accadimento dell’Assoluto nella nostra storia”.
Al termine della Messa, i presenti hanno assistito in collegamento video all’Angelus del Papa, mol-to applaudito dal popolo del Meeting, il quale dopo la recita dell’Angelus ha rivolto questo saluto ai partecipanti alla manifestazione: “Oggi si è aperta a Rimini la XXX edizione del “Meeting per l’amicizia tra i popoli ”, che quest’anno ha come titolo “La conoscenza è sempre un avvenimento”. Nel rivolgere un cordiale saluto a quanti prendono parte a questo significativo appuntamento, augu-ro che esso sia occasione propizia per comprendere che “Conoscere non è un atto solo materiale, perché …in ogni conoscenza e in ogni atto d’amore l’anima dell’uomo sperimenta un «di più» che assomiglia molto a un dono ricevuto, ad un’altezza a cui ci sentiamo elevati” (Enc. Caritas in Veri-tate, n. 77).