Sul tavolo della conferenza tre grandi imprenditori, le loro vite innanzitutto. Maria Pia Morelli, imprenditrice e giornalista nonché autrice del libro, Andrea Pontremoli, amministratore delegato della Dallara spa e Andrea Stella, fondatore dell’associazione “Lo Spirito di Stella” onlus. Raffaello Vignali introduce l’incontro come uno dei più affascinanti della settimana. E la previsione risulta vera: storie di protagonisti.
L’autrice ha raccolto nel suo libro storie di uomini che “hanno saputo adattarsi alle circostanze che cambiano perché viviamo in una realtà difficile; ora che stiamo affrontando una crisi dei fondamenti stessi della società, servono dei modelli positivi”.
Pontremoli, il primo dei protagonisti del volume, racconta d’aver sempre seguito tre grandi passioni: la musica, l’elettronica e le macchine da corsa. “Ho iniziato come tecnico di manutenzione dell’ IBM e con sacrifici e curiosità ne sono diventato amministratore delegato”. Otto mesi fa quest’uomo di grande umanità e intelligenza ha lasciato spazio alla sua terza passione: sta lavorando alla prima azienda al mondo costruttrice di macchine da corsa, la Dallara spa. Azienda che si trova nella stessa valle in cui abita con la sua famiglia. Il paese che ha meno di cinquemila abitanti, ma ora non rischia più di scomparire. “Bisogna creare uno sviluppo a partire dai valori del territorio”: così Pontremoli incentiva l’innesto di nuove aziende in quella valle mettendo a loro disposizione la tecnologia informatica di base. Modello che sta esportando in tutta Italia. “ È necessario promuovere l’unità tra i singoli che cooperano per lo sviluppo dell’Italia”.
Il secondo a parlare è Andrea Stella. Racconta dell’incidente che lo ha costretto sulla sedia a rotelle a soli 24 anni. Non tace l’enorme difficoltà che ha attraversato per molti mesi. Il desiderio di poter avere una barca a vela lo porta scoprire che nessuno ne ha mai costruito una adatta. Così fa costruire un catamarano, “Lo Spirito di Stella”, per il quale sono stati studiati i giusti spazi perché i disabili possano muoversi agevolmente. Contiene fino a 700 persone disabili a cui Stella regala a turno una giornata di mare. Ad ogni persona che scende da quella barca nasce il desiderio di costruire: “un cambiamento lo puoi affrontare”, testimonia Andrea. “Muovendo le idee si posson far cose affrontandole non come un problema ma come un’opportunità”, conclude annunciando la costruzione di abitazioni per persone disabili che possono alloggiarci temporaneamente gratuitamente finché non avranno una casa propria.
L’autrice riprendendo la parola aggiunge che “il tesoro dell’Italia sono gli italiani, quello che manca è il senso di appartenenza condiviso. Dopo le parole incrociate è il caso di incrociare le dita”.
Vignali ringrazia i relatori, veri maestri che aiutano, con le loro storie, a rispondere all’emergenza educativa del nostro paese.
(L.A.)
Rimini, 25 agosto 2008