Oggi il Meeting di Rimini ha riservato uno spazio speciale alla presentazione del documento CdO Una scuola che parla al futuro, redatto assieme a Diesse, CdO Opere Educative, Disal, Il Rischio Educativo, Consorzio Scuole Lavoro, Associazione Portofranco. La travola rotonda si è tenuta nella sala Neri del Meeting e sono intervenuti Mariastella Gelmini, ministro dell’Istruzione, Franco Nembrini, insegnante, Fabrizio Foschi, presidente di Diesse, Marco Paolo Nigi, segretario nazionale Snals. Ha coordinato gli interventi Bernhard Scholz, presidente della CdO.
Franco Nembrini ha portato l’attenzione dei presenti su ciò che è l’educazione: “Lei ci ha dato gli strumenti per vivere in modo diverso, per guardare il mondo con occhi più attenti”, è il saluto di alcuni studenti all’insegnante di un anno. Ha quindi osservato Nembrini: “Se l’educazione è questo avvenimento, esso può accadere in tutte le condizioni, ma certamente alcune lo favoriscono”. È proprio a questo punto che, secondo il relatore, entra in gioco la politica, con cui il modo della scuola deve fare i conti: “Dobbiamo difendere con i denti l’uomo che si realizza nell’educazione vera”.
A Foschi il compito di illustrare i contenuti del documento della CdO. “Il documento è espressione di una serie di opere che cercano di rispondere alle domande dei giovani e delle loro famiglie”. In un contesto scolastico che sempre più denuncia la debolezza delle regole e della loro applicazione quale causa della mancanza di istruzione, il relatore sostiene la libertà di educazione come strada per “chi – insegnanti, genitori, territorio – intende assumersi nella scuola la responsabilità educativa”. Ma ciò implica il superamento di un sistema nazionale ancora oppressivo dell’autonomia scolastica. Tre i punti da svincolare: completa autononia della scuola, ma in un “contesto di libertà effettiva che permetta alle famiglie di scegliere la scuola più opportuna per i propri figli”. Nuove regole per il reclutamento degli insegnanti che preveda innazitutto un tirocinio iniziale, ma che arrivi a prevedere lo sviluppo di una possibile carriera per i docenti. Infine la necessità di un sistema di valutazione esterno che permetta a ogni singola scuola di capire il valore aggiunto che essa è in grado di produrre.
Le risposte alle considerazioni emerse sono arrivate con gli interventi di Nigi e del Ministro Gelmini. “Nella scuola serve più istruzione – ha sostenuto Nigi – e la scuola deve essere in grado di offrire il meglio a tutti”. Per questo ben venga la possibilità di dialogo che il Meeting offre.
Il ministro, non sottraendosi alle richieste esplicite del documento CdO, è voluto ritornare sull’importanza dell’educazione come comunicazione di significato. “Si rischia di essere considerati dei nostalgici, parlando di educazione in questi termini, soprattutto in una tribuna politica”. Puntuali e positive le risposte ai punti sollevati nel documento, ma con la dovuta premessa: “Se sulle linee di fondo c’è ampia disponibilità, è difficile la condivisione tra le parti sui singoli punti”. Carriera dei docenti e realizzazione della vera autonomia, che è assunzione di responsabilità, i temi più delicati da mettere in discussione. La Gelmini si è soffermata poi sul tema della scuola paritaria, che “è scuola pubblica a tutti gli effetti”; inoltre “lo scorso anno lo stato, grazie alla scuola paritaria, ha risparmiato sei miliardi di euro”.
“Ho bisogno di voi tutti, dovete aiutarmi ad imparare – ha concluso il ministro – questa dev’essere la legislatura della effettiva parità e dell’introduzione della carriera dell’insegnante”.
(Ant.C., G.L.)
Rimini, 28 agosto 2009