“L’energia è la spada di Damocle che pende sulla testa non solo dell’Europa ma del mondo intero”. Jacques Attali, economista e storico, incaricato dal presidente francese Sarkozy di riformare lo stato, non ha dubbi: da qui a trent’anni ci saranno cambiamenti drastici a livello geopolitico nella gestione dell’energia. “Entro pochi decenni – ha spiegato – la popolazione mondiale aumenterà del 50%, la necessità di energia raddoppierà e i prezzi aumenteranno. Un processo che non sarà privo di conseguenze a livello planetario”.
Ad Attali ha fatto eco Fulvio Conti, amministratore delegato dell’Enel, che si è chiesto come si potrà soddisfare la richiesta di energia di sei miliardi di persone, quando solo un terzo di esse, oggi, ha un accesso costante e regolare alle fonti energetiche. Sulle possibili conseguenze della crisi fra Georgia e Russia, Conti ha ricordato che il 40% del gas che consumiamo ce lo fornisce Mosca e che in Russia l’Enel ha molti interessi nella produzione e vendita di energia elettrica. “Se la crisi dovesse degenerare – ha aggiunto – potremmo avere problemi per le nostre forniture”. Per evitare dipendenze energetiche, fortemente condizionate da crisi politiche, Conti si è dichiarato del tutto favorevole al ricorso all’energia nucleare. “Siamo nuclearisti convinti – ha sostenuto – ed è arrivato il momento di lanciare il nucleare nel nostro Paese”.
Attali ha parlato anche del lavoro della sua Commissione, affermando che un terzo delle proposte è già stato tradotto in pratica e che un altro terzo è in corso di applicazione. “Questo eccellente metodo, seguito in Francia – ha risposto ad una domanda specifica – potrebbe essere applicato con successo anche in Italia, tenendo presente che bisognerà ragionare a lungo termine”. Attali, infine, ha detto di essere amico di Giuliano Amato e di vedere positivamente il progetto di Alemanno di una commissione, con intenti simili alla sua, per il comune di Roma. “Per simili riforme – ha concluso con una battuta – c’è bisogno di tempi lunghi, ma parlare di progetti a lungo termine in una Città Eterna è un matrimonio perfetto…”
(D.B.)