148. Conferenza stampa con Barroso, Formigoni, Mario Mauro

Press Meeting

L’onorevole Mario Mauro nella presentazione della conferenza stampa ha ricordato che oggi i cittadini europei danno la colpa all’Europa di tutte le cose, quelle che vanno e quelle che non vanno. “Il cittadino europeo ha avuto un grande speranza nell’Europa, si attendeva tutto dalla Ue, ma gli stati nazionali non vogliono delegare le loro prerogative all’Europa – ha affermato – pensiamo al tema dell’immigrazione che sarebbe regolato in maniera più adeguata se affrontato a livello europeo, ma questo farebbe venir meno la sovranità degli stati membri in materia”. Occorre – ha sostenuto l’europarlamentare – un modello di governance sussidiario che valorizzi le Regioni nel rapporto con la UE per affrontare queste materie di concerto con gli stati.
Il governatore della Lombardia ha sostenuto che abbiamo bisogno che l’Europa recuperi le sue radici popolari ed il principio di sussidiarietà. “Le regioni possono essere motore di sviluppo per la crescita complessiva dell’Europa”, ha ricordato, citando l’esempio cinese per il quale la valorizzazione del territorio ha portato a risultati stupefacenti. A Barroso poi Formigoni ha avanzato alcune proposte: anzitutto “rafforzare il ruolo della Commissione per la costruzione del federalismo regionale su scala europea” e in secondo luogo “costruire un osservatorio europeo per la sussidiarietà orrizontale e non solo verticale”.
Il Presidente della Commissione europea, dopo aver ringraziato gli organizzatori del Meeting “per questa bella iniziativa sociale che vede una grande partecipazione di giovani”, esordisce con una frase di Einstein letta ad una mostra del Meeting: “La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perché la crisi porta progressi.” “Se l’Europa – ha continuato Barroso – avrà il coraggio di assumersi le proprie responsabilità a tutti i livelli, dai vertici delle sue istituzioni agli stati membri potremo trovare nuove soluzioni per rilanciare l’economia e superare la crisi”. “La sussidiarietà – è poi la risposta alle richieste di Formigoni – è un principio già contenuto nella carta europea ma oltre ad esso abbiamo bisogno che si rispettino tutte le normative europee fra cui quella di coesione e abbiamo bisogno delle regioni per delineare le prospettive finanziarie dei prossimi quattro anni del continente.”
Il presidente Barroso ha poi risposto ad una domanda sui rom dicendo che la questione va gestita con molta responsabilità: “Non possiamo scagliarci contro nessun gruppo etnico – è la sua dichiarazione in merito – occorre tener conto del principio di libera circolazione di tutti i cittadini e nello stesso tempo dell’ordine pubblico. È chiaro peraltro che chi si trova in un paese estero ha comunque dei doveri da rispettare come qualsiasi altro cittadino”. “Il ministro francese Fillon mi ha garantito – ha proseguito il Presidente – che la decisione presa dal suo governo rispetta le normative europee”.
Quanto alla crisi economica, per Barroso “essa sembra superata, tuttavia rimangono ancora varie incognite, non possiamo riposare sugli allori. La situazione italiana è migliore di altri paesi sul versante bancario e del debito privato, mentre rimangono debolezze sul deficit pubblico e sul consolidamento fiscale”.
Il presidente infine ha parlato della libertà religiosa, principio base della carta europea che come tale va rispettato da tutti. “Noi non siamo solo per la libertà religiosa e contro le mutilazioni (rispondendo a una domanda specifica sul tema) ma siamo intervenuti attivamente contro la lapidazione di una donna in Iran e stiamo seguendo tuttora il caso. L’Europa non potrà mai accettare che un paese civile tratti in questa maniera un suo cittadino”.

(A.S.)
Rimini, 27 agosto 2010