137. Up: un film che ci insegna a desiderare cose grandi

Press Meeting

Carl Fredricksen è il protagonista burbero e triste del film di animazione Up. La pellicola è stata proiettata in sala Neri alle 21.45 per la regia di Pete Docter e Bob Peterson. Il film è in 3D, ed è stato prodotto dalla Disney Pixard.
Dopo avere vissuto una vita felice con la sua amata Ellie, Carl insegue il sogno di un viaggio alla scoperta del Sud America, sulle orme di un famoso avventuriero. “Grazie per l’avventura, ora va’ a viverne un’altra” è l’augurio che sua moglie aveva impresso sull’album di fotografie che aveva accompagnato la vita dei coniugi. Dopo la morte della consorte, Carl rimane a vivere da solo in questa casa: ha oramai settant’anni e nel momento in cui deve abbandonarla viene sfrattato.
Ma per non rinunciare ai ricordi di un’intera vita, racchiusi in quel luogo, decide inaspettatamente di legare alla casa dei palloncini gonfiati con idrogeno, alzandola da terra e volando verso l’America del Sud, fino alle cascate Paradiso, dove lui e la moglie avevano da sempre sognato di vivere. Il Sudamerica e i suoi misteri è ciò che da sempre aveva sognato assieme ad Ellie, sulle tracce di Charles F. Munz, esploratore armato di dirigibile, perso nella giungla alla ricerca di uno struzzo colorato, alto quattro metri.
Russell, uno scout cicciottello a caccia di medaglie, sarà l’imprevisto compagno d’avventure di Carl e in mezzo alla foresta si rivelerà inaspettatamente molto utile, e non solo per essere un grande esperto di versi di animali. Solo quando Carl smette di sognare ad occhi aperti terre e luoghi anelati da sempre e guarda con distacco la casa, che oramai per le diverse peripezie è andata distrutta, solo allora inizierà a gustare gli eventi semplici della quotidianità, sull’invito di Ellie: “Grazie per l’avventura, ora va a viverne un’altra”. Un invito a non fossilizzarci, cercando che la realtà rientri per forza nei nostri schemi.

(A.F.)
Rimini, 26 agosto 2010