Al Meeting si torna a parlare di federalismo fiscale. Nella conferenza stampa tenutasi alle 18 sono intervenuti su questo tema il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli e il vice-presidente della Camera dei deputati Maurizio Lupi.
“Abbiamo pronto il calendario dei lavori – ha annunciato Calderoli – e non c’è chi sta frendando dentro la coalizione, come i giornalisti dicono. Ho incontrato Ronchi e Fitto, c’è un’assoluta convergenza confermata ieri sera col presidente Berlusconi. Abbiamo inserito la modifica federale nel dpef approvato a giugno ed entro la fine del 2008 sarà approvata dalle camere. Nel mese di luglio sono arrivate molte proposte dai soggetti istituzionali interessati, che sono state vagliate e in larga parte accolte”. Entrando nel merito delle misure previste, il ministro ha fatto sapere che “i comuni hanno chiesto un tributo che coprisse le funzioni fondamentali. Non è stata reintrodotta l’Ici che considero un’imposta espropriativa, perché non colpisce qualcosa che produce reddito, ma ci sarà una razionalizzazione delle imposte degli immobili, da dodici o tredici ad una unica”. Citando più volte la volontà di dialogo che sottostà a questa azione del governo, Calderoli ha scandito la sua agenda di impegni: “Mercoledì prossimo incontrerò l’Upi, l’Anci e le regioni. Mentre martedì mi vedrò con chi ha espresso delle perplessità in merito alle nostre proposte: il presidente della Calabria Loiero e il quello della Sicilia Lombardo. Sempre a Palermo incontrerò Schifani e il martedì dopo Fini”.
Solo una sottolineatura è arrivata da parte di Lupi. “Il federalismo fiscale è una grande opportunità, in quanto può portare all’attuazione del principio di sussidiarietà sia verticale che orizzontale. L’unica preoccupazione – ha continuato – è che non si sostituisca al centralismo nazionale un altro centralismo più vicino ai cittadini. Ma so che il governo non va in questa direzione”.
Rispondendo ai cronisti sul decreto approvato oggi in consiglio dei ministri riguardante Alitalia, Calderoli ha replicato che “ora siamo tornati ad una compagnia di bandiera di cui andare fieri. La cordata derisa dalla sinistra si concretizza con la partecipazione di grandi imprenditori”. Per quanto riguarda invece i tempi di approvazione del federalismo fiscale, il ministro ha fatto sapere che entro sei mesi dall’approvazione – prevista per il prossimo Natale – saranno emanati uno o più decreti delega. “La partenza del federalismo fiscale – ha aggiunto – coinciderà con l’iter di approvazione del federalismo costituzionale che inizia nel gennaio 2009. Penso che si potrà stare entro l’anno di tempo”.
Risposte dal ministro sono arrivate anche sul tema del dialogo con le forze politiche di opposizione. “Noi dialoghiamo con tutti, c’è però una differenza tra la classe dirigente del Pd del territorio che presenta contributi interessanti e quella invece del palazzo che parla d’altro”.
(G.B.)
Rimini, 28 agosto 2008