“Parlare del pesce al Meeting è un’occasione per mettere sul tavolo il cibo non solo come alimento ma anche come risorsa del creato“. Così Stefano Girotti Zirotti vicedirettore di Raisat Gambero Rosso Channel ha introdotto l’incontro alle 15 in sala B6 sulla valorizzazione della produzione ittica in Adriatico e in particolare delle imprese della Romagna.
Daniele Tirelli, docente di pubblicità e consumi allo Iulm, ha evidenziato che “il superfood è un prodotto spesso di origine industriale che apporta benefici generalmente assenti nell’alimento normale. Il grande vantaggio che ha il nostro paese è la presenza di un superfood naturale: il pesce”. Tirelli ha raccontato, con l’ausilio di alcune slides, di un suo viaggio gastronomico e lavorativo nella costa est degli Usa, durante il quale si è reso conto della grande diversità che intercorre tra l’Italia e gli States nella considerazione del prodotto ittico. Se in America la fruizione dell’alimento viene associata ad una mirata strategia di marketing, volta a esaltare il valore vernacolare e tradizionale del consumo del pesce, in Italia la situazione assume connotati totalmente differenti. Sebbene il prodotto ittico nostrano sia caratterizzato da una grande varietà e qualità, il suo consumo non è proporzionale al valore effettivo: l’88% della popolazione italiana lo ritiene troppo caro, mentre l’utilizzo medio annuo del pesce si aggira soltanto sui 22-23 kg per famiglia. Un altro problema relativo al misero e disattento consumo dell’alimento è costituito dalla scarsa conoscenza da parte dei consumatori degli elementi fondamentali del prodotto.
“In particolare – ha osservato Tirelli – manca una cultura che permetta di distinguere le sue caratteristiche organolettiche, gustative e qualitative. Inoltre sono in pochi a conoscere le stagionalità della pesca e le relative norme sanitarie. Pertanto un’educazione alla cultura del pesce è necessaria per saper proporre con efficacia sul mercato un superfood totalmente autoctono e naturale”. Nell’intervento seguente Corrado Piccinetti, docente del dipartimento di biologia evoluzionistica dell’Università di Bologna, ha dato un contributo alla miglior conoscenza delle potenzialità del prodotto ittico per la nostra alimentazione. È poi intervenuto Duccio Campagnoli, assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna, per illustrare l’istituzione del marchio di qualità certificato “Alto Adriatico” che definendo il tipo, la provenienza e le caratteristiche del prodotto ittico, tutela la qualità della produzione e del consumo di pesce dell’Adriatico e in particolare della costa romagnola.
Un dialogo (oltretutto non preventivato) di approfondimento tra relatori e operatori delle imprese aderenti al Marchio ha concluso l’incontro. Il pubblico non si è lasciato scappare l’occasione di ascoltare (e prontamente annotare) da parte di alcuni esperti presenti in sala alcuni preziosi consigli per riconoscere la qualità del pesce sui banchi di vendita nelle nostre città.
(M.B., M.M.)
Rimini, 28 agosto 2008