“Grazie al Meeting perché ci ospita ormai da cinque edizioni, da quando – nel corso della legislatura 2001–2006 – l’intergruppo si è costituito”. Fa gli onori di casa il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, grande promotore dell’intergruppo. E lo fa snocciolando i dati sulla sua composizione, evidenziando come in questa legislatura vi aderiscono parlamentari di tutti gli schieramenti. “La grande novità, oltre alla presenza di due vicepresidenti di Camera e Senato, è l’adesione ai lavori dell’intergruppo del Network delle fondazioni”, che proprio ieri ha tenuto al Meeting un incontro. La bandiera delle attività del gruppo, prosegue, è il 5 per mille, “che costituisce per noi l’esempio di che cosa intendiamo per sussidiarietà”. E nel lanciare l’incontro delle 19.00 in sala B7 sul federalismo fiscale anticipa che in parlamento l’intergruppo ha già fissato una “due giorni” per discutere e approfondire il tema. Conclude con una panoramica sugli altri temi affrontati dall’intergruppo: da una parte formazione, scuola e università, dall’altra il rapporto tra sussidiarietà e concorrenza. L’onorevole poi, nel richiamare l’articolo odierno di Avvenire in prima pagina sull’attacco anti-cristiano in India, anticipa il lancio di un comunicato a nome dell’intergruppo affinché la condanna del Papa non rimanga inascoltata.
Segue un breve giro nel quale i parlamentari esprimono considerazioni sulla loro adesione all’intergruppo. “Siamo tutti d’accordo nel difendere la libertà senza aggettivi e quella religiosa ne è parte anche per chi non prende le mosse da un’esperienza di fede”, queste le prime parole di Vannino Chiti. Il vicepresidente del Senato continua parlando di federalismo fiscale. “Sussidiarietà vuol dire che non si darà una buona riforma se non cambia il rapporto tra istituzioni e cittadini”. Seguono a ruota Realacci, Gasparri e Sposetti, relatore non previsto che si è aggiunto su invito di Lupi. “Il metodo che ha seguito in queste settimane Calderoli, che ha impiegato il mese di agosto per incontri a 360 gradi, è da condividere. La grande sfida è dare la possibilità a chi governa il territorio di capire le esigenze del cittadino e coprirle con i servizi”. Sposetti conclude osservando l’efficienza degli organizzatori (rivolgendosi a Lupi: “Maurizio, siete più bravi di noi”) e citando Giampaolo Pansa, che sul Resto del Carlino in edicola afferma come il Meeting sia oggi “la nuova festa dell’Unità”.
Le domande dei giornalisti iniziano con la richiesta di un commento di tutti i presenti sulla vicenda Alitalia. A Gasparri invece viene chiesto un commento sulle dichiarazioni del collega di partito Italo Bocchino, che criticava il coordinatore forzista Verdini. Quest’ultimo al Meeting aveva infatti ragionato sull’allargamento del partito alle forze minori, centrando il ragionamento più su un aspetto numerico più che di contenuti programmatici.
Per il capogruppo PdL alla Camera “si è materializzato quanto Berlusconi affermava. Mi sembra che i nomi citati per la nostra compagnia di bandiera siano di prima grandezza. Tutte persone di comprovata affidabilità. Le premesse sono valide”. Su Bocchino e la polemica con Verdini “non vorrei alimentare discussioni. Mi sembra che l’inseguimento di persone che ancora non fanno parte del PdL comporta dei rischi”.
Su Alitalia ribatte Chiti, facendo notare come nell’intergruppo non ci sia unanimità sulla vicenda. “A me pare una soluzione peggiore rispetto a quella pensata precedentemente con Air France. Un conto salato lo dovranno pagare i contribuenti e gli esuberi mi paiono maggiori”. Seguono le dichiarazioni di Sposetti che ritiene quello fatto da Tremonti “un capolavoro: lasciare i debiti di Alitalia allo stato e la parte che funziona agli imprenditori”.
Domandano a Chiti, in qualità di vicepresidente del Senato, se oltre all’appello per l’India seguiranno azioni politiche e se il federalismo fiscale avrà ripercussioni sulle regioni autonome. Sull’appello per le violenze in India il parlamentare sottolinea l’importanza della formulazione di un appello unitario. Sui fatti di questi giorni ribadisce “la gravità dell’essere colpiti solamente per le proprie convinzioni”, precisando in seguito che “attaccare la libertà religiosa è attaccare la libertà di tutti, anche di chi non parte dall’esperienza religiosa”. Sul federalismo fiscale precisa “dovremmo tutti valorizzare il documento-proposta formulato dalle regioni in modo unitario per superare il rischio di contrapposizione tra il nord, il centro e il sud. Per quanto mi riguarda controllerò che la proposta del Governo coincida con quella delle regioni.
Un’altra domanda riguarda il passaggio della spesa storica ai costi standard: potrebbe avere ripercussioni? E poi: potrebbero esserci nuove forme di esubero nell’impiego pubblico? Sul passaggio ai costi standard Chiti non ha dubbi: “Le istituzioni devono dare risposte uguali per tutti, se non ce la fanno c’è il fondo di perequazione. Ognuno è chiamato all’efficienza”. Chi non la raggiunge – conclude – deve dare ragione ai propri cittadini dell’aumento delle tasse. Precisando infine come bisogna stipulare “un patto di serietà” tra i cittadini riguardo la mobilità nel pubblico impiego.
Domanda finale a Realacci sulla presenza della delegazione del Pd negli Stati Uniti: è già in corso uno scambio di idee col Partito Democratico americano in particolare su tematiche ambientali? Sulla questione Alitalia, augurandosi per l’Italia che il progetto riesca, per l’esponente del Pd “quella che si profila è una situazione bizzarra”. E aggiunge che se il governo su Napoli ha vinto la partita, su Alitalia non si può dire la stessa cosa. Sulle tematiche ambientali riferisce che la delegazione italiana ha partecipato ad una serie di incontri con l’entourage scientifico di Al Gore.
La conferenza si conclude con la lettura da parte di Renato Farina del comunicato dell’intergruppo dal titolo: “Appello per la fine della furia anti-cristiana in India”.
(S.A.)
Rimini, 28 agosto 2008