108. Divina Liturgia – Santa Messa in rito bizantino slavo

Press Meeting

Racconta un’amica di padre Romano Scalfi (padre per antonomasia, riesce difficile chiamarlo con il titolo di monsignore che pure ha in larga misura meritato) che tutte le volte che deve decidere se celebrare la Divina Liturgia per la gente del Meeting si chiede: “Ma verrà qualcuno?”. La risposta questa sera alle ore 20 nella chiesa di Sant’Agostino: per il bacio del Crocifisso alla fine è occorso almeno un quarto d’ora, tanto lunga era la fila dei fedeli.

La celebrazione odierna era in suffragio di Aleksander Solgenitsin, ma lo scopo è sempre quello di chiedere al Signore l’unità di tutte le chiese. La liturgia bizantina con lo splendore dei paramenti d’oro e la bellezza delle icone, che in una chiesa latina sostituiscono l’iconostasi, inizia quasi in segreto, quando il diacono e il celebrante fanno l’offerta del pane del vino su un altare laterale, quindi il diacono inizia una lunga serie di litanie cui risponde possente il canto del coro. Tra le cose che stupiscono noi “latini” è l’invocazione ripetuta anche per l’esercito, evidentemente ritenuto un’istituzione vitale per la comunità.

Ha detto padre Scalfi nell’omelia: “Portare i pesi gli uni degli altri, come ha scritto san Paolo, per noi è riconoscere che Cristo vuole l’unità che ci rende responsabili gli uni degli altri. L’ecumenismo deve partire dal cuore di ogni uomo che deve vivere l’unità nella sua vita. Ho chiesto una volta a un padre ortodosso che cosa si può fare perché le nostre Chiese ritornino all’unità. Mi ha risposto: ‘I cattolici siano più cattolici e gli ortodossi siano più ortodossi. Preghiamo poi il Signore e il Signore ci concederà l’unità’. Preghiamo quindi per essere autori dell’unità partendo dal nostro cuore e dall’unità tra di noi”.

Per fare un piccolo passo verso l’unità era presente un prete ortodosso. Un’unità già visibile dall’eterogeneità dei fedeli stipati nella chiesa di sant’Agostino. C’è Nicolaj, un ragazzo russo che fa il servizio d’ordine al Meeting, un prete di Scampia, fedeli appassionati della liturgia bizantina e tanti partecipanti al Meeting.

(Arc. B.)
Rimini, 27 agosto 2008