Sembra tutto un altro sport, quello presentato da Nando Sanvito nei tre incontri che terrà lungo la settimana del Meeting nella sala multimediale A4. Il primo, che si è svolto nel pomeriggio, verrà riproposto mercoledì alle 18.00 al Villaggio dei ragazzi ed è intitolato: “Il potere dei senza potere”.
Il giornalista presenta episodi e immagini per una sorprendente rilettura delle Olimpiadi di Berlino del 1936. Una delle storie racconta dell’amicizia nata tra l’atleta americano Jesse Owens e il tedesco Luz Long, rispettivamente oro e argento nella gara di salto in lungo. I due, che per regime, razza e competizione agonistica avrebbero dovuto essere nemici, si sono ritrovati a vivere un’amicizia nata proprio nella gara del salto in lungo. Lo stesso Jesse Owens dice nella sua autobiografia riguardo al suo rapporto con Long: “Si potrebbero fondere tutte le medaglie d’oro e d’argento della mia carriera ma niente vale come l’amicizia che in quel momento sentii con Long”.
Allo stesso modo Sanvito è abile a mettere in luce i vari “imbrogli” tentati tanto dai tedeschi, quanto dagli americani. Questo per sottolineare che il mondo non si divide tra buoni e cattivi, anche in un momento politico particolare come quello a cavallo degli anni Trenta e Quaranta. Ciò che fa la differenza, però, è qualcos’altro, come testimonia in modo grandioso l’amicizia tra i due atleti.
Il giornalista di Sport Mediaset racconta poi la storia della velocista Elizabeth Robertson, già campionessa olimpica nel 1928 e rimasta zoppa in un grave incidente aereo nel 1931. Cinque anni dopo nelle Olimpiadi tedesche riesce a vincere la medaglia d’oro nella staffetta 4×100 femminile dimostrando, nella patria dell’annientamento e della segregazione degli handicappati, quanto ingiusta fosse la discriminazione eugenetica voluta da Hitler.
Il secondo incontro della serie, intitolato “Insieme al traguardo”, si terrà martedì 24 alle 15, con altre storie sportive: dall’azzardo di Enzo Ferrari a una strana partita di calcio, dalla nascita del basket alla singolare olimpiade del nuotatore che non stava a galla .
“La forza dell’imprevisto”, incontro che Sanvito terrà giovedì 26 sempre alle 15, tratterà invece le Olimpiadi di Londra del 1908 e poi le appassionanti e drammatiche vicende del ciclismo, le truffe nel calcio, l’oro della scherma sbocciato nel lager. Il tutto con un filo comune: lo sport come metafora del vivere.
(P.M.)
Rimini, 22 agosto 2010