Il giornalista Giampaolo Pansa e il filosofo britannico Roger Scruton, figura di rilievo della cultura conservatrice inglese, amici e relatori del Meeting, ci hanno lasciati ieri. Scruton aveva avuto modo di partecipare nel 2007. Pansa venne la prima volta nel 1986 e più recentemente tornò in altre tre occasioni, partecipando alle edizioni del 2008, 2009 e 2010.
«“La conoscenza è sempre un avvenimento”. Quando io ho letto dai giornali che questo era il vostro motto, diciamo, di quest’anno, mi ha molto colpito perché la conoscenza per me è sempre un avvenimento, soprattutto ogni volta che mi capita di scoprire una cosa che non conosco, quando non l’ho cercata e mi viene incontro», ci raccontò Pansa nel registro quasi familiare che gli consentiva il suo aver riconosciuto un’amicizia in atto tra lui e il Meeting e che lo portava a sentirsi libero anche di raccontare di quella «prova di umiltà» percepita nel «riconoscere la pepita d’oro che non hai cercato ma che ti ferma per strada e ti dice: “Tu sei Giampaolo Pansa, guarda che io sono venuta qui per te, ti regalo una cosa che non conosci”». Quel tema soprattutto lo aveva colpito stuzzicando la sua caratteristica propensione per lo stupore che lo rendeva grato a Dio. «Ecco perché mi piace molto il titolo. Io, nonostante la mia tarda età, leggo tanto, leggo di più di quanto non scriva perché sono curioso di tutto, perché da questo punto di vista sono un fanciullo. Io leggevo i libri della “Scala d’oro”, non so se ci sono dei signori e delle signore con i capelli bianchi che hanno letto questa serie di libri per ragazzi, dove i grandi classici venivano ridotti e diventavano dei libri per bambini o bambine dagli 8 ai 13/14 anni. Spero che il Padre Eterno mi aiuti a conservare a lungo questa capacità di stupirmi».