Si è spento il 28 dicembre 2022 all’età di 86 anni nella sua casa milanese Cesare Cavalleri, intellettuale cattolico legato al mondo dell’Opus Dei, dal 1966 direttore di Studi Cattolici, «mensile di studi e di attualità», nonché direttore delle Edizioni Ares. Lo avevamo incontrato poche settimane fa, venerdì 4 novembre, nel teatro Remondini di Bassano del Grappa per la 40ma edizione del Premio internazionale al merito della Cultura cattolica. Nonostante la salute già provata, non aveva voluto mancare a questa manifestazione a cui era molto legato e che lo aveva visto premiato nell’anno 2004. Pensatore coraggioso e controcorrente, nelle sue ultime settimane di vita aveva scritto una toccante lettera al direttore di Avvenire Marco Tarquinio, annunciando l’esito inesorabile della sua malattia.
È stato anche un amico e un assiduo frequentatore del Meeting di Rimini. Ben 14 le partecipazioni come relatore, che segnaliamo a piè di pagina.
Cavalleri ha conosciuto l’Opus Dei durante gli anni universitari, e vi è entrato come numerario nel 1959.
Da sempre si è occupato di letteratura: anche la sua tesi di laurea in Statistica conteneva una ricerca sulla frequenza del fonema «doppio zeta» (zz) nei Pensieri del Leopardi (tale frequenza segue una curva di Poisson, la legge dei fenomeni rari).
Negli anni ’60 ha fondato, a Verona, la rivista Fogli, «Rivista di cultura, attualità e di problemi giovanili», che, fra l’altro, ha avuto una polemica con Eugenio Montale a proposito dei rapporti fra le generazioni.
Ha curato la versione ritmica del Libro della Passione, del poeta e teologo cileno José Miguel Ibañez Langlois, diffusa anche in CD con musiche di Gianmario Liuni. Ha raccolto in volume l’Intervista sul fondatore dell’Opus Dei, di mons. Alvaro del Portillo. Ha curato numerose prefazioni di opere di poesia e di saggistica, fra cui “Fede e filosofia. Il pensiero cattolico dell’Italia del dopoguerra”, di Chiara Ronchetti (ed. Mondadori-Leonardo). Una selezione antologica degli articoli di fondo pubblicati nei primi quarant’anni della sua direzione di Studi cattolici è stata pubblicata nel 2007 con il titolo “Editoriali”.
Dal 1966 direttore di Studi Cattolici, «mensile di studi e di attualità», nonché direttore delle Edizioni Ares.
Ha collaborato al quotidiano Avvenire, di cui è stato anche critico televisivo, dal primo numero (4 dicembre 1968). Dal 1985 al 2007, oltre ad articoli di critica letteraria e di costume, ha pubblicato ogni mercoledì su Avvenire una rubrica intitolata Persone & parole, che ha già dato luogo a quattro volumi antologici. Dal 2 gennaio 2008, sempre al mercoledì, ha tenuto la rubrica Leggere, rileggere. Nel volume Letture, ha raccolto la sua esperienza trentennale di critico letterario.
Ha collaborato a varie riviste, fra cui Il Domenicale, ed è stato membro del comitato scientifico delle riviste La Società e Humanitas (di Santiago del Cile).
Il 1º marzo 2009, in relazione ad alcune affermazioni giornalistiche secondo cui il papa Benedetto XVI sarebbe lasciato solo dai fedeli nei suoi insegnamenti morali, ha pubblicato un editoriale sul quotidiano Avvenire. Nel 2004, come ricordato sopra, gli è stato assegnato il Premio Internazionale Medaglia d’Oro al merito della Cultura Cattolica, un riconoscimento che in precedenza era toccato ad Augusto Del Noce, ai cardinali Joseph Ratzinger e Giacomo Biffi, a mons. Luigi Giussani, all’economista Michael Novak, allo scrittore Eugenio Corti, al maestro Riccardo Muti.
Nel 2006 gli è stato assegnato l’Ambrogino d’oro, onorificenza che il Comune di Milano assegna ai cittadini benemeriti.
2002 - Mons. JoseMarìa escrivà e l’opus dei
2001 - Piccola Enciclopedia della Fede
2001 - Diritto alla vita e ricomposizione civile
2000 - Luigi Calabresi, un uomo, un eroe cristiano
2000 - Il libro della Passione
1994 - La Russia tra oriente e occidente – Gli Ultimi soldati del re