«Siamo veramente contenti e ci sentiamo sempre a casa nostra qui», disse Birthe Lejeune concludendo l’incontro del Meeting 2012, un momento di approfondimento dedicato alla mostra ‘“Che cos’è l’uomo perché te ne ricordi?”. Genetica e natura umana nello sguardo di Jérôme Lejeune’.
Con rammarico apprendiamo la notizia della morte, il 6 maggio 2020, della moglie del grande genetista Jérôme Lejeune, scopritore della Trisomia 21 (meglio nota come sindrome di down), una tra le più grandi personalità ospitate al Meeting in 40 anni di storia. Quando parlò nel 2012, Birthe a Rimini era già stata diverse volte per accompagnare il marito e la figlia Clara.
Due anni fa è stata aperta la causa di beatificazione di Jérôme Lejeune anche grazie alla tenacia della moglie Birthe, che ha guidato ed è stata l’anima della fondazione nata per portare avanti il lavoro e l’opera del marito. Birthe è ricordata dal Meeting come una donna straordinaria, tanto piccola quanto forte e vivace, con una fortissima fede, e forse non era un caso che fosse la moglie di un uomo che guardava il mistero dritto negli occhi.
Grazie alla tenacia della signora Birthe, a partire dalla mostra promossa dal Meeting nel 2012, la Fondazione Lejeune ha aperto successivamente una sede anche negli Stati Uniti.