A cura di:
Fraternità Sacerdotale San Carlo Borromeo di Roma
Ricerca iconografica Marco Rossi, Alessandro Rovetta e studenti di Lettere dell’Università Cattolica di Milano
Normalmente si pensa all’Apocalisse solo in termini catastrofici e l’immediata oscurità delle sue immagini scoraggia la maggior parte dei lettori. In realtà l’Apocalisse non rivela qualcosa di diverso rispetto ai Vangeli. Essa ci mostra piuttosto che la venuta di Gesù è il senso di ogni istante. Il Signore preme dietro ad ogni avvenimento, comprendendo tutto in un unico abbraccio, come un filo che lega insieme ogni cosa. Il mistero centrale cui siamo introdotti è quello di Cristo, guerriero vincitore in quanto “agnello condotto al macello”. Ciò significa non soltanto che la morte è vinta, ma che è vinta proprio attraverso la morte. Nella sua prima apparizione, che racchiude tutto il senso del misterioso libro, Gesù si rivolge con queste parole a San Giovanni: “Non temere! Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi”. Per questo l’Apocalisse è il libro della speranza cristiana.
Anno di presentazione
Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2003