Politiche e strategie per un lavoro che cambia

Redazione Web

Rimini, 21 agosto 2024 – Alle 17:00, nella Sala Conai A2 della Fiera di Rimini, si è svolto il convegno intitolato “Politiche e strategie per un lavoro che cambia”, organizzato in collaborazione con la Compagnia delle Opere e con il sostegno di Consorzio Scuole Lavoro (CSL), Unioncamere, Dintec, e PID-Punto Impresa Digitale. Sono state affrontate le complesse trasformazioni in atto nel mondo del lavoro, coinvolgendo figure di spicco quali Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali; Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia; Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia; ed Eliana Viviano, capo divisione Mercato del lavoro del Dipartimento di Economia e Statistica di Banca d’Italia. Il dibattito è stato introdotto e moderato da Andrea Dellabianca, presidente della Compagnia delle Opere, che ha guidato i relatori in un confronto serrato e ricco di riflessioni sulle strategie per affrontare i cambiamenti in corso nel mercato del lavoro.

Dellabianca ha sottolineato, in apertura, come il lavoro, lungi dall’essere in contrapposizione con la vita personale e familiare, debba essere considerato una componente essenziale e integrata della stessa. «Il lavoro è parte della vita e dobbiamo recuperare il senso di un equilibrio tra questi due aspetti», ha affermato, richiamando l’attenzione su una frase di papa Francesco: «Non siamo semplicemente in un’epoca di cambiamenti, ma in un cambiamento d’epoca». Dellabianca ha evidenziato come questa riflessione sia particolarmente pertinente per il mondo del lavoro, dove si assiste a una trasformazione non solo delle modalità lavorative, ma anche del valore stesso del lavoro per l’individuo. Nonostante l’aumento dell’occupazione, c’è un crescente senso di insoddisfazione tra i lavoratori, come dimostrato da recenti indagini che indicano che solo il 5% di essi si sente veramente appagato. «Serve un lavoro di qualità che risponda non solo alle esigenze economiche, ma anche ai desideri e ai valori dell’uomo di oggi», ha concluso il presidente CdO.

Eliana Viviano: demografia e innovazione come sfide per il mercato del lavoro

Viviano ha iniziato il suo intervento parlando del cosiddetto “inverno demografico”, un fenomeno che interessa non solo l’Italia ma molte economie avanzate, con tassi di natalità in declino e una popolazione sempre più anziana. «Il declino demografico in Italia è particolarmente rapido e già oggi osserviamo un calo significativo della popolazione in età lavorativa», ha spiegato, aggiungendo che entro il 2040 si prevede una riduzione di 5,4 milioni di persone nella fascia d’età 15-64 anni. Questo calo, secondo Viviano, rappresenta una minaccia per la crescita potenziale del Paese, poiché una forza lavoro ridotta si tradurrà inevitabilmente in una diminuzione del PIL.

La relatrice ha poi esplorato l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro, sottolineando che, sebbene non sia ancora chiaro quale sarà l’impatto specifico, è certo che la tecnologia cambierà radicalmente molte professioni. «L’intelligenza artificiale potrebbe sostituire o trasformare circa 7 milioni di posti di lavoro entro il 2040», ha detto, evidenziando la necessità di investire in formazione e aggiornamento delle competenze per preparare i lavoratori alle nuove sfide. Viviano ha successivamente condiviso altri dati che verranno raggiunti o che devono essere raggiunti entro il 2040, con una presenza sul lavoro che aumenterà fino al 20-25% di persone che non sono nate in Italia, e con la volontà di valorizzare sempre più donne nel mercato del lavoro. Ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di politiche mirate per migliorare la produttività del lavoro e stabilizzare la popolazione attiva, affinché l’Italia possa affrontare con successo le sfide demografiche ed economiche del futuro.

Marina Calderone: il ruolo centrale delle politiche del lavoro

Calderone ha focalizzato il suo intervento sulla necessità di un approccio integrato alle politiche del lavoro, che tenga conto delle dinamiche demografiche e tecnologiche. Il ministro ha parlato dell’importanza di contrastare gli effetti negativi del declino demografico utilizzando al meglio l’innovazione tecnologica e promuovendo l’inclusione dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro. «Abbiamo bisogno di portare al lavoro non solo le donne, ma i giovani in generale», ha dichiarato, spiegando che il governo sta lavorando per ridurre la quota dei NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non si formano) e aumentare il tasso di occupazione femminile.

Calderone ha inoltre sottolineato la necessità di politiche che favoriscano la genitorialità e la conciliazione tra vita lavorativa e familiare. «Il bonus da solo non risolve i problemi; deve essere accompagnato da politiche di conciliazione che supportino sia madri che padri», ha affermato, evidenziando che solo un approccio coordinato può portare a risultati duraturi. Ha infine ricordato l’importanza di investire nella formazione dei giovani e nel sostegno all’autoimprenditorialità, poiché «i giovani devono essere i protagonisti del futuro del nostro Paese».

Marco Hannappel: la sostenibilità come chiave per il successo aziendale

Hannappel ha parlato dell’importanza della sostenibilità nelle strategie aziendali, sottolineando come la sostenibilità non sia solo un obbligo morale, ma anche un fattore cruciale per il successo economico. «La sostenibilità è un tema attrattivo e fondamentale per il futuro delle aziende», ha dichiarato, spiegando come Philip Morris Italia abbia implementato una serie di iniziative per promuovere la sostenibilità ambientale e sociale. Ha citato l’esempio della certificazione “equal salary” (prima azienda in Italia a farlo), che garantisce parità salariale tra uomini e donne all’interno dell’azienda, e il programma di formazione continua offerto ai dipendenti, che mira a garantire che nessuno diventi obsoleto nel mercato del lavoro.

Hannappel ha inoltre parlato dell’importanza di investire nelle giovani generazioni, collaborando con gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) per formare i lavoratori del futuro e sviluppando programmi di innovazione agricola per rendere l’agricoltura più moderna e attrattiva per i giovani. «Dobbiamo rendere l’agricoltura legata al progresso e alla digitalizzazione, per contrastare lo spopolamento delle campagne e attrarre le nuove generazioni», ha affermato, evidenziando come l’integrazione della sostenibilità nelle politiche aziendali sia fondamentale per il futuro dell’economia italiana.

Bernardo Mattarella: il supporto all’autoimprenditorialità e alla filiera

Mattarella, amministratore delegato di Invitalia, ha discusso il ruolo centrale dell’agenzia nel promuovere l’autoimprenditorialità e nello sviluppo delle filiere produttive. «Per noi è fondamentale l’impatto sociale del nostro lavoro, oltre a quello economico», ha affermato, spiegando come Invitalia stia lavorando per sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, con particolare attenzione all’imprenditorialità femminile e giovanile. Ha citato il successo della misura “Resto al Sud”, che ha permesso la nascita di 17.000 imprese nel Mezzogiorno, creando 60.000 posti di lavoro, e ha annunciato l’imminente lancio di “Resto al Sud 2.0”, un’evoluzione della misura che sarà estesa anche alle regioni del Centro-Nord.

Mattarella ha inoltre parlato dell’importanza di un approccio integrato e sostenibile allo sviluppo delle filiere produttive, sottolineando come Invitalia stia lavorando a stretto contatto con le grandi imprese per favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese che costituiscono la supply chain. «Il concetto di filiera è centrale per il nostro lavoro, e lavoriamo per creare valore economico e sociale nei territori in cui operiamo», ha dichiarato, evidenziando l’importanza di una visione a lungo termine che integri sviluppo economico e coesione sociale.

Il convegno si è concluso con un forte richiamo all’importanza di investire nella qualità del lavoro come chiave per il futuro dell’Italia. Dellabianca ha ringraziato i relatori per i loro contributi, sottolineando come il Meeting per l’amicizia fra i popoli rappresenti un luogo privilegiato per discutere di questi temi e per promuovere un approccio integrato e inclusivo allo sviluppo economico e sociale. «Se vogliamo costruire un futuro migliore per il nostro Paese, dobbiamo partire dalla qualità del lavoro, intesa non solo come efficienza economica, ma come rispetto e valorizzazione della persona», ha affermato, esortando tutti i presenti a continuare a lavorare per un welfare più giusto e sostenibile.

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