L’ESSENZIALE È VISIBILE AGLI OCCHI. IL GIRO DEL MONDO DI WILLIAM CONGDON


©Elio e Stefano Ciol snc

 

A cura di Ubaldo Casotto
Con la collaborazione di Fondazione Congdon

Rovesciare la famosa frase del Piccolo Principe (“L’essenziale è invisibile agli occhi”) non è un gioco, è l’essenza della pittura di William Congdon, esponente dell’action painting di New York che dopo un lungo viaggiare e dipingere si è stabilito in Italia, prima a Venezia, poi ad Assisi e infine a Gudo Gambaredo nella Bassa milanese, dove è morto nel 1998.
Per lui dipingere è una “avventura dello sguardo” che arriva a cogliere l’essenza di ciò che si vede. Guai a dargli di pittore astratto, “sono sempre partito da un oggetto concreto che colpisce il mio occhio”.
L’essenziale? Lui la dice così: “Per me le mele di Cezanne sono più sacre delle Madonne di Raffaello. Cezanne ha messo dentro le mele tutta la sacralità della Madonna. Questa è la cosa, questa è la “melezza” delle mele di Cezanne: non sono mele, sono ‘melezze’, sono la Madonna delle mele”.
Perno della mostra è una lunga intervista risalente al 1992, ritrovata e riversata in alta definizione.
Nella prima parte Congdon racconta dei luoghi della sua vita, dei suoi viaggi per il mondo e dei quadri a essi legati, che scorrono sullo schermo con il sottofondo delle sue parole.
Nella seconda parte c’è lui in primo piano, ripreso nel suo studio alla Cascinazza, che parla di come partorisce i suoi “figli”, della solitudine, della guerra, del viaggiare, dello stare fermi, dell’avvoltoio morente e del Crocifisso. Riprodotta su più monitor lungo il percorso della mostra, l’intervista è affiancata da quattordici quadri (di cui un inedito) e una sorpresa.

L’ESSENZIALE È VISIBILE AGLI OCCHI. IL GIRO DEL MONDO DI WILLIAM CONGDON

Data

20 Agosto 2024 - 25 Agosto 2024

Edizione

2024
Categoria
Esposizioni