Spirto Gentil – L.V. Beethoven: Sonate per pianoforte

Redazione Web

Spirto Gentil – L.V. Beethoven: Sonate per pianoforte
L’amicizia inesauribile tra parole e musica

Rimini, 21 agosto 2023 – La collana Spirto Gentil raccoglie i brani musicali scelti da Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione, nel corso della sua attività educativa: «La musica era per lui innanzitutto un potente strumento evocativo dell’umano, come esigenza di compimento, come aspirazione alla totalità». “Sonate per pianoforte” è il primo appuntamento di guida all’ascolto proposto quest’anno dagli organizzatori del Meeting per l’amicizia fra i popoli in collaborazione con la collana Spirto Gentil.
Pier Paolo Bellini, compositore e musicologo, introduce: «Spirto Gentil cerca di dare un contributo ad andare al fondo del titolo del Meeting. Nei due appuntamenti affronteremo il tema dell’amicizia. Un brano che è presentato oggi è legato a una esperianza personale di Giussani, mentre il secondo richiama una esperianza universale. Nel particolare viene detta una verità universale ed eterna».
Franco Palmieri, attore e regista, legge l’introduzione di Giussani al CD, in cui ricorda che monsignor Gaeano Corti gli suonava al pianoforte la quinta sonata al suo rientro a casa dopo una lunga giornata a Milano: «Un atteggiamento da amico che non ho più dimenticato: perchè amico? Perchè mette al centro lo struggimento che nasce dallo scoprire che il desiderio del cuore non trova risposta nell’uomo».
Interviene il pianista americano Christopher Vath, che ricorda di aver «scoperto la quinta sonata a 14 anni. In essa si sente l’inquitudine del giovane compositore, che scopre il suo mestiere. Solo dopo, col tempo, ho compreso che questo dramma dell’inquietudine è innocente, con dei temi lenti e giocosi che si alternano. Forse anche don Giussani avrà sentito in vecchiaia differentemente il brano. Beethoven usa la musica per spiegare le sue esperienze di vita e la durata delle sonate aumenta con gli anni del compositore (la quinta sonata dura 13 minuti)». Vath invita tutti ad ascoltare attentamente e sorprendersi di cosa accade in noi.
Il Maestro Giulio Giurato, amico storico del Meeting di Rimini, esegue dal vivo la sonata op. 10 n. 1 di L.V. Beeethoven
Nella seconda parte Bellini, introduce la sonata intitolata “Les Adieux”, «legata a un fatto accaduto a Beethoven nel 1809, quando, nella corte in cui operava, arrivano le truppe napoleoniche. Beethoven descrive l’allontanamento dell’arciduca Rodolfo. L’addio, l’assenza e il ritorno: questi tre movimenti sono collegati e non esiste soluzione di continuità. Siamo sorpresi da una forza narrativa eccezionale». I tre movimenti vengono associati a due poesie di Clemente Rebora. La prima, “Sacchi a terra per gli occhi”, descrive l’attesa che l’uomo ha nelle cose che fa (“mentre ciascuno si afferra a un suo bene che gli grida: addio!”): «Sentite», dice Bellini, «come Beethoven sente il distacco e lo descrive nel primo movimento. Il secondo movimento, l’attesa, e il terzo movimento sono legati alla poesia “Dall’immagine tesa”, in cui si descrive una percezione deformata (“vigilo l’istante, spio il campanello … e non aspetto nessuno … ma deve venire”). Il terzo movimento è la festa dell’amicizia (“verrà come ristoro delle mie e sue pene”). Avere un amico, perderlo e ritrovarlo».
Il Maestro Giulio Giurato esegue, poi, dal vivo la sonata op. 81a di L.V. Beeethoven, e Franco Palmieri legge le poesie di Rebora.
In conclusione Bellini cita Giussani ricordando che «l’esistenza è un dialogo profondo e passiamo dal particolare all’universale. Poter vivere la profondità come amicizia è il fatto più miracoloso: la solitudine è abolita, l’esistenza è una amicizia inesauribile».
(G.P.)

 

Scarica