Tante personalità del mondo della Chiesa e della cultura, dai cardinali Gianfranco Ravasi e Walter Kasper, al ministro degli Esteri Antonio Tajani, al presidente emerito della Corte Costituzionale Marta Cartabia, lo scorso 1 dicembre, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, in Vaticano per l’edizione 2022 del Premio Joseph Ratzinger. Per noi del Meeting, come annunciato nelle scorse settimane, un evento del tutto particolare, perché assieme al teologo gesuita Michel Fédou, a ricevere il prestigioso riconoscimento è stato Joseph H.H. Weiler, giurista di fama internazionale carissimo al popolo del Meeting, presente alla manifestazione in modo pressoché continuativo dal 2003. Per il Meeting è intervenuto il vicepresidente Andrea Simoncini.
«Abbiamo appreso del conferimento del premio Ratzinger a Joseph Weiler con gioia e gratitudine», commenta il presidente del Meeting Bernhard Scholz. «Con la sua vicinanza al Meeting Joseph Weiler ha saputo sostenere il dialogo fra religioni e culture con profonda sapienza e un coraggio lungimirante. Le sue riflessioni sull’Europa sono preziose soprattutto per la sua straordinaria capacità di far emergere i nessi fra le radici culturali e le dimensioni costituzionali e politiche come potenziale di sviluppi futuri. Nei suoi numerosi interventi ha sempre aperto nuovi orizzonti sulla tutela della libertà della persona in un contesto sociale e politico che rischia di relativizzarla in nome della libertà stessa».
Niente meglio delle parole pronunciate da papa Francesco l’1 dicembre spiegano l’importanza di questo riconoscimento. «Il professor Weiler», ha detto il Papa, «è la prima personalità di religione ebraica a cui viene attribuito il Premio Ratzinger, di cui finora erano stati insigniti studiosi appartenenti a diverse confessioni cristiane. Ne sono veramente felice. In un momento difficile, in cui ciò era stato messo in dubbio, il Papa Benedetto ha affermato con decisione e fierezza che «un obiettivo del suo personale lavoro teologico era stata fin dall’inizio la condivisione e la promozione di tutti i passi di riconciliazione fra cristiani ed ebrei fatti a partire dal Concilio» (Lettera ai Vescovi della Chiesa cattolica, 10 marzo 2009). Le occasioni in cui ha portato avanti tale intento durante il suo pontificato sono state molte; non è qui il caso di enumerarle. Sulla stessa linea ho proseguito a mia volta, con passi ulteriori, nello spirito di dialogo e di amicizia con gli ebrei che mi ha sempre animato durante il ministero in Argentina».
Papa Francesco ha poi voluto rimarcare la profonda sintonia tra il Papa emerito e il professor Weiler. «Una sintonia», ha detto, «che riguarda in particolare temi di sostanziale importanza: il rapporto tra la fede e la ragione giuridica nel mondo contemporaneo; la crisi del positivismo giuridico e i conflitti generati da un’estensione senza limiti dei diritti soggettivi; la giusta comprensione dell’esercizio della libertà religiosa in una cultura che tende a relegare la religione all’ambito privato. Papa Benedetto ha sempre considerato centrali questi temi per il dialogo della fede con la società contemporanea. E il professor Weiler non solo ha condotto su di essi studi approfonditi, ma ha anche preso posizioni coraggiose, passando, quando necessario, dal piano accademico a quello della discussione – e noi potremmo dire del “discernimento” – per la ricerca del consenso su valori fondamentali e il superamento dei conflitti per il bene comune. Che in ciò credenti ebrei e cristiani possano trovarsi uniti è un segno di grande speranza».
Joseph Weiler è Professore alla New York University School of Law e Codirettore del Jean Monnet Centre for International Economic Law & Justice. Dal 2013 al 2016 è stato Presidente dell’Istituto Universitario Europeo (IUE), Firenze, Italia. Weiler è caporedattore del European Journal of International Law (EJIL) e del International Journal of Constitutional Law (ICON). Le sue pubblicazioni includono: Un’Europa Cristiana (Rizzoli, 2003) e un romanzo, Der Fall Steinmann (Piper 2000).
Riportiamo di seguito i link delle numerose partecipazioni di Weiler al Meeting, tra le quali le letture a due voci sulla Sacra Scrittura con don Stefano Alberto.
2022 - Leggendo la bibbia con Joseph Weiler: potere e politica? Dimenticate Machiavelli, c’è già tutto in Samuele
2022 - Giussani 100
2021 - Il futuro della democrazia. Il coraggio nella politica
2020 - Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime
2019 - Il numero 40 nella Bibbia
2018 - Fin dove si estende la libertà di religione? Moot-Court: un processo simulato al Meeting su un tema di attualità
2018 - Le forze che muovono la storia… lo strano caso di Mosè
2018 - La libertà nello spazio pubblico
2017 - Rubando l’eredità dei padri. Giacobbe ed Esaù
2017 - Il crollo delle democrazie
2016 - Ida
2016 - Lezioni sulla Bibbia: le parabole nell’Antico e nel Nuovo Testamento
2016 - “Quo vadis Europa?”
2015 - Cosa significa fare il giudice della Corte Costituzionale?
2015 - Abramo: una biografia non autorizzata
2015 - La scelta di Abramo e le sfide del presente
2015 - Momenti di dignità. Mostra fotografica di Joseph Weiler
2014 - Europa: ideale o idolatria?
2014 - Sempre sorprendente: alcune figure periferiche della Bibbia
2013 - Persona, politica e giustizia nei grandi discorsi di Benedetto XVI
2013 - Leggendo la bibbia con Joseph Weiler: il processo di Gesù (1a lezione)
2013 - Leggendo la bibbia con Joseph Weiler: il processo di Gesù (2a lezione)
2011 - Senso religioso, alla radice dell’università
2011 - Immigrati, la vera accoglienza: tra diritti e doveri
2011 - Nomos e profezia: essere ebreo, essere cristiano. Due lezioni su Deuteronomio 13 e 18 a cura di Joseph H.H. Weiler e Ignacio Carbajosa
2010 - Presenza religiosa nello spazio pubblico.
2010 - Lezioni sulla Bibbia
2009 - La conoscenza della Bibbia è sempre un avvenimento. Omaggio a don Giussani
2009 - Educazione in America
2008 - Giustizia e diritti umani
2007 - Dio salvi la ragione
2006 - ‘Dall’utopia alla presenza (1975-1978)’
2005 - Una legge per l’uomo
2005 - Europa e Mediterraneo: tra libertà e sicurezza
2003 - Un’Europa cristiana
2003 - Se ti distrai l’Europa è Giacobina