Nella diversità, per il Bene comune

Redazione Web

Nella diversità, per il Bene comune
Leader a confronto

Rimini, 23 agosto 2022 – Come da tradizione anche quest’anno il Meeting propone, in colla-borazione con l’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà, un incontro su temi decisivi per il futuro del nostro Paese, “Nella diversità, per il bene comune”. Quest’anno, per la pri-ma volta, il Meeting si svolge in piena campagna elettorale, pertanto lo sguardo al futuro diventa, ancor di più, un compito di responsabilità personale e sociale. Sussidiarietà, educa-zione e lavoro, come fattori essenziali del bene comune, sono al centro di questo incontro con diversi responsabili di partiti. La diversità delle posizioni si traduce in possibilità di approfondimento e arricchimento del dibattito democratico.
Introduce Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà, il quale invita tutti a riflettere sulla complessità del periodo nel quale viviamo e propone di dialogare su come la passione per l’uomo possa guidare l’agire politico e stimolare lo sviluppo personale e comu-nitario.
Modera Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, che pone al centro del dialogo tre questioni: quali sono le proposte che i diversi partiti politici portano in campagna elettorale; che posto occupa la scuola nel loro agire politico; il mondo del lavoro, cosa bisogna fare per stimolarlo e migliorarlo.
Luigi Di Maio, capo politico di Impegno Civico, afferma: «Senza partiti capaci e competenti si rischia di lasciare i cittadini abbandonati a loro stessi. Il governo Draghi non doveva cadere, ma adesso dobbiamo agire per il tetto massimo al prezzo del gas e questo solo con l’Europa è possibile farlo. I giovani devono essere considerati e trattati come un tesoro, pertanto pagati adeguatamente grazie ad un salario equo. Il precariato va affrontato, il salario minimo va garantito e il reddito di cittadinanza va ripensato».
Enrico Letta, segretario nazionale del Partito Democratico, dice: «Dobbiamo fare un’eccezione alle regole: bisogna intervenire affinchè ci siano per almeno 12 mesi prezzi amministrati sulle bollette di luce e gas. La politica deve fare la sua parte senza personalismi. ma farsi guidare dal senso comunitario e collettivo. Sulla scuola gli stipendi degli insegnanti devono essere equiparati alla media europea; bisogna allungare l’obbligo scolastico fino alla maturità. Il reddito di cittadinanza va cambiato, il salario minimo va alzato e bisogna neces-sariamente ridurre il cuneo fiscale sul lavoro eliminando i tirocini gratuiti».
Maurizio Lupi, capo politico Noi Moderati e presidente Intergruppo parlamentare per la Sus-sidiarietà, sostiene che «la politica è la forma più alta di cultura, pertanto è necessario fare una politica di ritorno alla società civile. Il volontariato è fondamentale per il progresso della società e il governo Draghi è stato la massima espressione di lavoro per il bene comune. Non bisogna distribuire soldi ma educazione. L’istruzione pubblica e privata sono paritarie, gli in-segnanti al centro della nostra attenzione. Sul lavoro è necessario abbassare le tasse, i soldi del reddito di cittadinanza vanno indirizzati per altre voci di spesa».

Giorgia Meloni, presidente nazionale di Fratelli d’Italia, dice: «Il Meeting ha la peculiarità di andare nel profondo delle situazioni per riscoprire i valori fondanti della nostra civiltà. Un partito politico esiste se è radicato sul territorio e se si confronta con i bisogni reali dei citta-dini. La scelta diretta dei parlamentari e del Presidente è una opportunità che bisogna dare ai cittadini. L’Europa deve occuparsi dei problemi reali dei cittadini, non di altre faccende. Il Covid ha tolto ai ragazzi praticamente tutto ed è nostra responsabilità investire su di loro e sulla loro formazione scolastica. Uguaglianza e merito sono uno fratello dell’altra. Bisogna abbassare la tassazione sul lavoro, il reddito di cittadinanza è sbagliato perché mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi non lo può fare, pertanto va abolito».
Ettore Rosato, presidente nazionale di Italia Viva, afferma: «L’attuale legge elettorale, tanto criticata, è una legge votata a maggioranza. Oggi ci vogliono riforme fatte con intelligenza e lungimiranza. Una politica senza partiti non esiste, ma c’è bisogno di una politica che unisca e non divida; Draghi, infatti, ha saputo unire le forze politiche creando un grande spirito di unità nazionale. Investire sulla scuola è un dovere, bisogna investire sugli insegnanti; mette-re concretamente denaro sulla voce “scuola” vuol dire credere al futuro dei ragazzi. Il salario minimo deve essere contrattato tra imprenditore e lavoratore. Il reddito di cittadinanza è sbagliato, pertanto va ripensato».
Matteo Salvini, segretario federale della Lega, sostiene che «la politica è ascolto e coraggio di prendere scelte che scontentano; ci sono dei valori non negoziabili, come per esempio la difesa della vita, che va sempre tutelata e sostenuta. Va condannata la scelta di qualsiasi forma di legge che favorisca lo sviluppo e la diffusione delle droghe. Rispetto all’energia non possiamo prescindere dallo sviluppo del nucleare. Sulla scuola bisogna lavorare e incentivare i ragazzi verso gli istituti tecnici, perché ne abbiamo bisogno; rispetto all’università bisogna dare la possibilità di accedere agli indirizzi che si vogliono senza test d’ingresso a crocette. Bisogna detassare straordinari e premi dei dipendenti. Il reddito di cittadinanza non funziona, pertanto bisogna indirizzarlo solo a chi davvero ne ha bisogno, introdurre la Flat Tax e andare in pensione a quota 41».
Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, afferma: «Il valore fondamentale su cui impo-stare l’agire politico è mettere al centro la persona. Combattere il caro bollette significa dare espressione alla passione per l’uomo. Il lavoro e non il reddito di cittadinanza sono il segno di una politica che difende la dignità della persona. Essere favorevoli alle rinnovabili e al nu-cleare significa difendere gli interessi dell’Europa e degli europei. Bisogna rafforzare il legame tra la formazione scolastica e l’immissione nel mondo del lavoro, abbiamo bisogno di giovani preparati e competenti. È necessario abbassare la pressione fiscale sul lavoro e favo-rire le imprese. Il reddito di cittadinanza va indirizzato solo a coloro che non possono lavorare».
Chiude il dibattito Vittadini che, ringraziando gli ospiti e riprendendo quanto sviluppato du-rante l’incontro, invita tutti a riflettere su quanto il fare politica, in maniera seria, sia davvero una missione indispensabile: «La politica è una cosa seria e va fatta con passione, di quella passione per l’uomo che genera sviluppo personale, progresso sociale e unità nazionale».
(R.G.)

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