Chi siamo
The Tree of Tales. Tolkien e la polifonia della creazione
Prenota la visita per i ragazzi in questi orari:
Sabato 21 – ore 17:15
Domenica 22 – ore 18:30
Lunedì 23 – ore 16:00
Martedì 24 – ore 16:00
Mercoledì 25 – ore 16:00
Organizzatori e Partners
Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, University of St Andrews, Associazione JH Newman (Torino), University of Oxford, King Edward’s School
Curatori
Giuseppe Pezzini (University of St Andrews/University of Oxford), Emmanuele Riu (Università di Genova/Torino)
Comitato Editoriale
Oronzo Cilli, Guglielmo Spirito, Roger Sylvester, Michela Young
Art Director
Paolo Morandi (Collarino e Morandi)
Project Manager
Matteo Bruschi
Comitato Scientifico
Tom Shippey, Stuart Lee (Oxford), Leonie Caldecott (Oxford), Oronzo Cilli (Barletta), Michael Devaux, Trevor Hart (St Andrews), José Manuel Ferrández Bru, Thomas Honegger (Jena), Jose Maria Miranda (Santiago), Andrea Monda (Osservatore Romano), Łukasz Neubauer (Koszalin), Timothy Radcliffe (Oxford), Martin Simonson, Rowan Williams (Cambridge), Alison Milbank (Nottingham), Giuseppe Pezzini (St Andrews), Guglielmo Spirito (Assisi), Brendan Wolfe (St Andrews), Judith Wolfe (St Andrews), Giovanni Costabile (Milano)
Con la collaborazione
di + 60 volontari da 4 paesi (UK, Italia, Spagna, US)
(…) scorse l’albero del Re ergersi alto, torre su torre, verso il cielo, e il suo fulgore era come il sole a mezzogiorno; ed esso aveva insieme foglie, fiori e frutti in quantità innumerevole, tutti dissimili l’uno dall’altro.
Se ogni artista in qualche modo esprime in forme particolari il proprio io creativo, pochi scrittori al pari di JRR Tolkien hanno avuto il coraggio di portare questa posizione fino ai suoi estremi: la forma stessa della sua opera letteraria, spesso ingiustamente definita come ‘fantasy’, è prova di una valorizzazione totale che Tolkien dà alle proprie preferenze estetiche, linguistiche e letterarie.
Questo si riflette, all’interno delle sue storie, nella centralità data ai personaggi e alle vicende individuali, incluse quelle apparentemente più umili, ciascuno chiamato ad affermare una singola e irripetibile voce particolare, secondo un’esaltazione dell’io difficile da trovare anche nelle più estreme ideologie individualiste. Parallelamente, l’io di ogni personaggio è condotto a sperimentare una unità con i suoi compagni di viaggio che coadiuva e conforta la collaborazione personale alla progressione del Grande Disegno.
Questa consapevolezza di essere parte, che si trova sia all’inizio che alla fine di ogni cammino umano, in una tensione mai risolta tra l’affermazione di sé e l’umiltà dell’appartenenza, dona all’artista, e ad ogni essere umano in generale, il coraggio di intraprendere e continuare l’avventura dell’io. Al cuore dell’opera di Tolkien c’è la scoperta drammatica che ogni uomo è chiamato a collaborare, con i propri particolari desideri e pensieri, a un disegno più grande, a contribuire con il proprio io alla grande polifonia della creazione, e così innestare la propria storia nel grande, unico ‘Tree of Tales’. Nella potente visione tolkieniana la Creazione di Dio è infatti immaginata come un grande Albero fatto di infinite foglie tutte diverse, come polifonia di voci innumerevoli, ciascuna chiamata a contribuire, nella la sua particolarità, ad unica grande Musica.
La mostra sarà presentata in forma virtuale con tecnologia avanzata e permetterà di vivere un entusiasmante viaggio immersivo.
Il Meeting inoltre, dal 20 al 25 agosto, presenterà oggetti originali legati alla vita di Tolkien appartenenti alla Collezione di Oronzo Cilli, e ospiterà un Convegno Internazionale sulla figura e l’opera di Tolkien grazie alla partecipazione (in presenza e online) dei membri del Comitato Scientifico.