Quanto e come è cambiata la vostra attività in questo anno così particolare e inedito?
Il primo cambiamento è quello più ovvio perché sperimentato da chiunque, ovvero un’accelerazione impressionante della digitalizzazione, sia in termini di canali di vendita, sia per quanto riguarda tutta la nostra attività di selezione e formazione. Poi, soprattutto, all’inizio della crisi siamo stati costretti a reperire tutta la nostra creatività, ingaggiando tutti i dipendenti di Illumia in un contest mirato a recuperare il gap commerciale che stavamo pagando come tutti. Ultimo aspetto interessante, tutta questa digitalizzazione ha portato anche tanti benefici: la possibilità di incontrarsi virtualmente ha moltiplicato le occasioni di incontro con chi opera per noi o con chi si candida a farlo ma si trova in territori molto distanti da noi. Tanto è cambiato, ma non abbiamo voluto cambiare il nostro modo di trovare persone che vogliono vendere la nostra energia.
Cioè? Come funziona la vostra policy di recruitment?
Innanzitutto, cerchiamo persone che non vendono già energia perché abbiamo un piano formativo molto strutturato che implica un’apertura mentale che chi viene già dal settore spesso non ha. Il nostro candidato ideale ha tra i 29 e i 40 anni; si tratta quindi di una persona che ha già maturato un’esperienza professionale ma allo stesso tempo vuole ancora crescere. Guardiamo poi con favore chi ha già operato nel settore dei servizi perché ha comunque chiaro cosa significa commercializzare qualcosa che il cliente all’inizio vede solo sulla carta.
Ha detto che cercate persone che vogliono crescere. Cosa intende?
Una volta a bordo, i nostri consulenti commerciali sono continuamente seguiti e formati senza soluzione di continuità. Alberto Martini, il responsabile di questo canale, la rete diretta Powernet, avendo alle spalle una consolidata esperienza nell’ambito della vendita, ha strutturato un percorso formativo e di carriera dinamico ed efficace. Il motto è: “Non ci occupiamo di vendere energia alle persone. Ci occupiamo di persone che vendono energia”. È partendo dalle persone, dal loro potenziale, che si arriva a raggiungere gli obiettivi di performance aziendali. Il punto di partenza del percorso è quello di un consulente base; dopo un anno si può diventare senior. Se le performance continuano a migliorare, si può scegliere la direzione del passo successivo di crescita: o diventare un venditore esperto oppure tentare la carriera manageriale, partendo da District Coordinator, poi District Manager fino all’Area Manager.
Proprio in questo periodo le istituzioni stanno lavorando al Piano per la ripartenza (il PNRR) e il tema della sostenibilità sarà uno dei pilastri. Anche Illumia è impegnata su questo fronte?
La sostenibilità è un tema molto trasversale, che deve essere affrontato complessivamente, non solo in termini di emissioni di CO2. Ad esempio, per me sostenibilità significa anche valorizzare e motivare le persone che lavorano, affinché sia entusiasmante per loro farlo, e non solo un mezzo di sostentamento. Detto questo, Illumia sta dando il suo contributo su diversi fronti: abbiamo appena firmato un contratto di lungo termine col quale ci impegniamo ad acquistare l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico che sarà realizzato a breve in Sicilia e che coprirà il fabbisogno di quasi 10mila famiglie. Poi stiamo partecipando ai bandi pubblici per i servizi di micromobilità elettrica sharing e dal mese prossimo aggiungeremo nel nostro pacchetto anche la possibilità di installare le colonnine di ricarica elettrica.
(Intervista tratta da Meeting News di Marzo 2021)