Simbolo del boom – anche mediatico – del calcio femminile in Italia. Capitano della nazionale femminile sorpresa ai mondiali di Francia e della Juventus vincitrice degli ultimi tre scudetti. Sara Gama ha unito la sua voce a quella degli altri campioni per l’incontro “#inostrigoal. Calcio e cooperazione giocano nella stessa squadra”, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Associazione Italiana Calciatori e Sky Sport.
«Siamo fiorite in questo periodo e ci siamo prese volentieri delle responsabilità in più. Quando si ha la possibilità di fare qualcosa ad alto livello e si è visti da tante persone, non ci si può sottrarre al fatto di essere un esempio e di veicolare un messaggio. Lo sport è un mezzo potentissimo per dare l’esempio e trasmettere valori. È una palestra di vita».
Fare da testimonial al mondo della cooperazione, per il calcio femminile, è anche un segno di gratitudine: «Per noi è un’opportunità di restituire qualcosa agli altri: se siamo arrivate fino al punto in cui siamo è perché tante persone ci hanno aiutato nella nostra vita. Tante bambine e tanti bambini: bisogna prendersi delle responsabilità per loro».
A due giorni dall’inizio della nuova stagione di Serie A femminile, Sara Gama ribadisce l’importanza di continuare a puntare sul calcio femminile: «Permettere l’accesso delle bambine a questa pratica sportiva è importante per tutto il tessuto sociale. Lo sport fa parte delle comunità e va coltivato da tutti. Oggi va fatta crescere un’altra parte di uno sport che è unico, maschi e femmine».
Agosto 2020