«Il mio titolo preferito? Il primo, la grande bandiera sventolata quando siamo partiti: “La pace e i diritti dell’uomo”. Era l’epoca del Muro di Berlino, delle dittature in Sud America e in Africa, dei dissidenti, della opprimente Cortina di Ferro: la pace racchiudeva in sé tutto il bene che si poteva immaginare per l’uomo».
Pubblicata oggi sul Ponte, l’intervista a Emilia Guarnieri, nel gruppo dei fondatori del Meeting, di cui è stata presidente per 27 anni, fino a pochi giorni fa. Emilia, sul podio dei titoli preferiti in 40 edizioni del Meeting, metterebbe anche “O protagonisti o nessuno”, del 2008, perché «affermava che nella storia bisogna giocarsi la partita della vita». E diversi altri ancora sono i particolari inediti raccolti dal giornalista Paolo Guiducci.