“Un protagonista del mondo che cambia”, così Roberto Fontolan ha introdotto il convegno in sala A2 con James Murdoch, chairman and chief executive Europe and Asia News Corporation. “Nel lavoro delle nostre aziende – ha detto Murdoch – c’è molto in comune con il tema di questo incontro: ‘Innovazione, libertà e scelta’. Oggi il mondo della comunicazione è in continuo cambiamento e dare un’offerta significativa al pubblico è anche fonte di business”.
Innovare è un ‘must’ per la News Corporation, già dal 1969, “quando mio padre acquistò il quotidiano inglese ‘The Sun’ e tutti lo criticarono. Oggi è il giornale più letto in Gran Bretagna”. Il presidente di Sky Italia rivendica anche il successo degli investimenti nel nostro paese: “Noi abbiamo avuto il merito di non sottovalutare il desiderio di scelta degli italiani e oggi sono tredici milioni coloro che, nel vostro paese, hanno accesso alla nostra piattaforma”.
Rispondendo alle domande di Fontolan, Murdoch ha sottolineato come non sia possibile definire la News Corporation un ‘impero della comunicazione’, perché nessun media può considerarsi detentore di un potere assoluto: quando lo fa è perdente in partenza. Parlando degli investimenti che sta affrontando in Cina, non ha nascosto i problemi e i necessari compromessi che occorre raggiungere con il regime, ma ha anche sottolineato la grande offerta di intrattenimento proposta al pubblico. Sul tema del rapporto tra media e cultura, secondo Murdoch è poi necessario che ci sia “un’affinità tra mezzi di comunicazione e valori delle società in cui si radicano. Noi non ci definiamo un’azienda internazionale ma un insieme di aziende nazionali”.
‘Flessibilità’ è la parola d’ordine per affrontare la crisi del mondo della comunicazione. “Per tanti giovani i media sono un mix di realtà in cui si trovano a loro agio, noi dobbiamo trovare il modo migliore per rispondere al loro bisogno. In futuro emergeranno nuovi modelli: saranno i cittadini a decidere se e quanto pagare le informazioni”. Da questo punto di vista, “pur non intendendomi di macroeconomia, – ha dichiarato Murdoch – credo che la crisi che stiamo attraversando ci debba rendere molto cauti su un possibile ritorno trionfante di statalismo”; ipotesi considerata nefasta, dal momento che “le realtà imprenditoriali, che come la nostra, sono state vicine al cliente, hanno aumentato i fatturati e i clienti”.
“Il titolo del Meeting è affascinante – ha concluso il manager – noi teniamo costantemente presente questo messaggio nella nostra attività. Bisogna imparare a reagire agli avvenimenti, sapere come comportarsi. Nella nostra azienda scegliamo i giovani in base alla loro capacità di affrontare i rischi, di non temere di tentare il nuovo, perché vogliamo innovazione ed eccellenza”.