Al Meeting di Rimini Marco Ventura, giornalista e scrittore, ha presentato il libro di cui è autore: “ Il campione e il bandito, la vera storia di Costante Girardengo e Sante Pollastri” pubblicato da “il Saggiatore”.
Stimolato dalla nota canzone di De Gregori, dedicata al grande ciclista di Novi Ligure degli anni venti del secolo scorso, Ventura ha pensato di mettere in parallelo la storia di fatica e di successo sportivo del campione con quella di un suo concittadino divenuto invece famoso nelle cronache dell’epoca come delinquente.
Entrambi incominciarono con la bicicletta. L’uno per correre verso i primi traguardi e poi continuare in una carriera che lo avrebbe visto incontrastato dominatore del Giro d’Italia della Milano-Sanremo e delle gare al Velodromo di Parigi; l’altro per compiere i primi furti nelle ville di campagna, per poi passare a omicidi e altre azioni criminali e divenire persino capo di una banda internazionale. Dapprima fuggito in Francia, poi catturato, Pollastri fini in carcere ove peraltro visse dignitosamente le conseguenze della sua condanna all’ergastolo.
Due vite parallele di persone, che pur si conoscevano tra loro e in qualche modo restarono in contatto. Vite scoperte e raccontate attraverso testimonianze di chi li conobbe e raccolte da Ventura a partire dal 1993, in quell’entroterra tra Liguria e Piemonte che fu anche la patria di Fausto Coppi. Storie in un contesto sociale caratterizzato dall’unità della persona con la sua tradizione in cui l’esperienza del bene e del male, della fama e della condanna è sotto gli occhi di tutti e in qualche modo condivisa.
Il libro è una raffigurazione geografica e umana dell’Italia dei tempi di Girardengo, quando il mito sportivo si costruiva con poche notizie di stampa e nel racconto di una fugace vista del campionissimo, piegato sulla bici, lungo una strada polverosa in una tappa del Giro.
“Nel libro – ha concluso Camillo Fornasieri che ha condotto l’incontro con l’Autore – si impara a guardare il reale con intensità. Una posizione che permette di scoprire ben più ciò che si pensa di già conoscere”.