Si è svolto oggi nella sala D2 della Fiera di Rimini un incontro dal titolo “Infrastrutture per lo sviluppo” coordinato da Maurizio Lupi, deputato al Parlamento Italiano. Erano presenti all’incontro Roberto Testore, amministratore delegato di Trenitalia e Marco Piuri, direttore generale delle Ferrovie Nord Milano.
Testore ha cominciato il suo intervento ricordando come “l’infrastruttura ferroviaria, pur essendo una delle più costose da realizzare, è un patrimonio della collettività: le decisioni in merito non devono dunque rispondere unicamente a criteri economici ma devono essere decisioni condivise”. Per fare ciò e per aumentare nei cittadini la consapevolezza degli sforzi che si stanno facendo per migliorare il servizio bisogna “colmare un gap di informazione”, come dimostrano le vicende relative alla Tav in val di Susa: a volte per vedere realizzati i benefici promessi è necessario attendere.
Ha poi individuato nell’investimento in materiale rotabile la priorità per la sua azienda. Non potendo percepire finanziamenti statali a causa delle normative europee, per reperire i fondi si deve ricorrere all’autofinanziamento e al mercato: altro compito comunicativo importante sarà quello di convincere gli investirori a scommetere su di loro.
Piuri ha invece mosso critiche ai metodi di finanziamento delle opere pubbliche e alle modalità con cui si fissano le tariffe. Ha sostenuto l’inefficienza della fiscalità generale per questo genere di opere ricordando che “solo il 3,5% dei progetti finanziati in questo modo negli anni ’90 è stato portato a termine”. Si è proclamato invece favorevole all’istituzione di sussidi incrociati e tasse di scopo. Parlando delle tariffe ha ricordato che “il treno non riveste più la stessa funzione sociale che aveva 50 anni fa, quando era il mezzo scelto da chi non aveva altre possibilità tecniche o economiche”; i sussidi per le Ferrovie Nord sono invariati dal ’99, i costi di gestione sono aumentati notevolmente e gli enti locali hanno alzato le tariffe di meno della metà del tasso di inflazione. Senza una partecipazione delle compagnie alla determinazione delle tariffe non è pensabile pianificare investimenti seri e sostenibili per il futuro.