Emilio Bonicelli ha presentato al Meeting di Rimini la sua nuova opera, “ Il primo giorno“ (ed. Jaca Book): un libro che farà discutere, perché è stato concepito– nelle intenzioni dello stesso autore –come il miglior antidoto al “Codice Da Vinci”.
È l’immedesimazione con un frammento della vita di Maria Maddalena, nel breve tragitto dalla sua casa al sepolcro di Gesù, che trova vuoto, e poi fino alla casa dove erano riuniti gli apostoli, ai quali porta la notizia della Risurrezione.
Maria è una persona volitiva, in cerca dell’amore assoluto: un amore che non riesce a trovare negli amori terreni, dai quali inevitabilmente viene tradita e delusa. L’incontro con Gesù cambia la sua vita.
Bonicelli ha voluto raccontare la figura di questa donna che cerca con passione la fonte della vera gioia, poiché – come lui stesso dice – “anche a me un incontro ha cambiato la vita”.
“Maria di Magdala la sentiamo accanto a noi, secondo quella contemporaneità che si vive nella vita della Chiesa”, è stata la prima osservazione di S. E. Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino, intervenuto all’incontro di presentazione di questo libro in cui – ha aggiunto – “riecheggia il linguaggio dei salmi e dei libri sacri dell’Antico Testamento”.
“Chi di noi, come Maddalena, non ha sprecato l’amore traducendolo in potere – ha poi sottolineato Mons Negri – divenendo a nostra volta oggetto di potere e quindi venendone distrutti? In lei possiamo sentirci immedesimati poiché, come lei, altrettanto noi abbiamo incontrato Gesù”.