Lorenzo Albacete, teologo ed editorialista del New York Time Magazine, e Carl A. Anderson, Cavaliere Supremo dei “Cavalieri di Colombo”, hanno affrontato oggi il tema del rapporto fra cattolicesimo e sogno americano, nell’incontro introdotto da Josè Miguel Oriol, fondatore e Direttore della casa editrice Encuentro.
L’Ordine dei Cavalieri di Colombo è stato fondato più di 123 anni fa da padre Michael McGiven; come ha spiegato Anderson, è nato per sostenere i cattolici immigrati in America, in balia delle discriminazioni in quanto considerati una minaccia alla democrazia e ai valori anglosassoni e protestanti degli Stati Uniti.
Nel corso degli anni, la presenza cattolica ha dovuto affrontare duri scontri, non ultimo quello con il Ku Klux Klan, acerrimo nemico della cultura e delle scuole cattoliche, ma il lavoro svolto per un’integrazione autentica è stato grande. L’elezione alla carica di Presidente degli Stati Uniti del cattolico di origini irlandesi J. F. Kennedy ha segnato un svolta.
Attualmente lo scontro non è più tra protestanti e cattolici, ma tra il relativismo e un cristianesimo autenticamente inteso. I valori che si stanno imponendo oggi nel mondo occidentale sono basati sull’individualismo, sul fraintendimento del significato di bene comune e su un malinteso senso di libertà: la libertà sembra aver spezzato ogni legame con la verità, quasi che avere a cuore il bene del nucleo sociale o familiare, contrasti con la propria libertà individuale. Tutti i cristiani hanno interesse ad opporsi a questo fenomeno, ed è da qui che può partire un’alleanza nuova. Il presupposto di tale lavoro è l’amore. Dal razionalistico “cogito ego sum” ad un nuovo “amo ergo sum”.
Albacete ha sottolineato che, nonostante tutto, l’accusa di incompatibilità fra cattolicesimo e sogno americano permane; ma senso religioso e libertà hanno un legame imprescindibile. In una recente intervista sull’edizione americana di “Tracce”, il professor David Schindler – Decano Accademico del campus americano dell’Istituto Giovanni Paolo II fondato dai Cavalieri di Colombo – ha affrontato la questione basandosi sul contributo che i cattolici americani possono dare al sogno americano, cominciando dal valore della libertà, spesso considerato “minacciato” dall’avvenimento cristiano. Anche se il rifiuto protestante della mediazione sacramentale e mariana della Chiesa indebolisce la sua capacità di replicare a tale accusa, negli Stati Uniti cattolici e protestanti si trovano sempre più spesso insieme per combatterla.
R. S.
Rimini, 26 agosto 2005