“Senza investimenti non c’è crescita”. È questa l’idea che ha accomunato oggi i relatori dell’incontro “Lavori in corso: l’Italia che arriva”, ovvero Giuseppe Bonomi, presidente di Sea aeroporti Milano, Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture e mobilità della Lombardia, Fabio Cerchiai, presidente di Autostrade per l’Italia e di Atlantia Spa, Renzo Tondo, presidente del Friuli-Venezia Giulia e Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. La conferenza è stata introdotta e moderata da Paola Garrone, docente di Economia dei servizi e delle reti al Politecnico di Milano e responsabile del dipartimento Public Utilities della Fondazione per la Sussidiarietà.
Cerchiai ha sottolineato che “parlare di investimenti strutturali significa parlare di investimenti fondamentali per il resto del Paese, da cui viene una spinta per l’intera economia”. Il presidente di Autostrade per l’ha però precisato che questi sono possibili solo con regole certe e immutabili per tutto il percorso di realizzazione di un’opera. Pensiero condiviso dall’assessore Cattaneo: “Nel campo delle infrastrutture il tema della certezza è cruciale”. L’assessore ha poi parlato delle infrastrutture realizzate in questi anni in Lombardia e ha concluso ricordando al ministro Matteoli che le regole di questo settore “devono essere fatte per poter costruire, non per bloccare i lavori”.
Anche il presidente Tondo ha parlato di quanto è stato fatto in Friuli-Venezia Giulia, evidenziando un argomento più volte citato durante l’incontro:“Gli investimenti che abbiamo fatto non li abbiamo fatti solo per noi ma per tutto il sistema Paese”. Così come Cattaneo, si è poi rivolto al ministro affermando: “Non vogliamo soldi, solo strumenti per realizzare i nostri progetti”.
Autofinanziati sono stati pure gli investimenti messi in atto da Sea aeroporti Milano, ha precisato il presidente della società Giuseppe Bonomi che ha ricordato più volte l’importanza delle infrastrutture anche in questo momento di crisi: “Un territorio riesce a competere, soprattutto nel mercato globale, solo se è connesso con il resto del mondo”.
Matteoli ha risposto alle varie richieste invitando sostanzialmente i presenti a cercare da soli le risorse per realizzare i propri progetti: “Noi dobbiamo snellire le procedure, ma se si pensa di costruire infrastrutture con i soldi dello Stato non si farà mai niente. Gli enti locali devono far capire ai propri cittadini che bisogna pagare i pedaggi se si vogliono portare a termine i piani infrastrutturali”. Il ministro ha poi invitato a trovare una sintesi tra le varie forze politiche: “In questo momento c’è la necessità di avere un rapporto istituzionale corretto tra governo e regioni, indipendentemente dal loro orientamento politico. Solo così supereremo insieme la crisi”.