Gli annali della storia del cinema lo ricorderanno soprattutto perché è il primo film girato interamente all’interno di un convento di clausura: si tratta de Il Cantico di Maddalena, lungometraggio che viene presentato questa sera in anteprima mondiale al Meeting di Rimini, un’opera di Mauro Campiotti che racconta la storia di Caterina Sordini, passata alla storia come beata Suor Maria Maddalena dell’Incarnazione, fondatrice dell’Ordine delle Adoratrici Perpetue.
Il film, ambientato in epoca napoleonica e in piena battaglia illuminista anti-religiosa, è stato commissionato a Campiotti, regista e produttore, direttamente dalle suore del Monastery of Perpetual Adoration di San Francisco (Usa), religiose con cui l’autore si è trovato a collaborare strettamente, perché “hanno capito come il cinema sia un mezzo privilegiato e affascinante di comunicazione, la possibilità di un incontro moderno con vite totalmente dedicate all’adorazione di Cristo nell’Eucarestia. Del resto è stato proprio l’incontro con loro e con il loro sorriso a convincermi ad accettare questa avventura”.
Il Cantico di Maddalena è la storia di un innamoramento, un colpo di fulmine: un amore, quello di Cristo, che appare a Caterina (donna bella e ricca destinata a una vita agiata e senza rinunce) chiamandola alla vita monacale, una proposta sacrale che immediatamente risponde all’esigenza di riempire quel vuoto che la giovane sente nella sua vita. Dice Mauro Campiotti: “L’aspetto che ho deciso di raccontare della vita di questa beata è il ripetersi costante della sua domanda iniziale, a cui Cristo risponde in ogni istante, tanto da diventare una certezza verificata ogni giorno in piena libertà, quella certezza di cui parla anche il tema del Meeting di quest’anno”.
Il film, realizzato con una troupe italo-americana e la cui colonna sonora è firmata del maestro Marco Marcuzzi, vede nel ruolo di protagonista l’attrice Silvia Ferretti (giovane interprete che ha già lavorato con Marco Bellocchio e Giulio Bosetti) affiancata da Pietro Sarubbi, il celebre Barabba di Mel Gibson; regista, interpreti e troupe hanno poi goduto della consulenza preziosa e discreta di Maria Gloria Riva, “una suora disponibilissima”, ha sottolineato ancora Campiotti, “che ha insegnato a tutti un metodo di lavorare assieme”. Il film che verrà proiettato stasera in Sala Neri alle ore 21.45 (ingresso gratuito) è stato realizzato interamente in inglese e sarà distribuito primariamente nelle sale americane. E l’Italia? “Vedremo se il mercato sarà sensibile alla sua distribuzione”, è il commento del regista. “Intanto siamo orgogliosi di essere qui al Meeting: destino ha voluto che il mio lavoro rispondesse esattamente alle aspettative messe in campo dal tema riminese di quest’anno, così oggi sono qui a presentarlo in anteprima assoluta”.