I movimenti eleganti dei monaci della scuola Shingon, perfettamente sincronici e affini alle sonorità della musica Gagaku, insieme al calore nostalgico dei canti della tradizione napoletana con il maestro Aoki saluteranno domani l’arrivo del Meeting di Rimini a Tokyo, nell’ambito della rassegna “Italia in Giappone”, promossa dall’Ambasciata d’Italia a Tokyo. La manifestazione dell’agosto riminese prenderà parte all’evento “Tradizione e globalizzazione. Cristianesimo e Buddhismo di fronte alle sfide della modernità”, dal 27 ottobre al 1 novembre, chiamando a convegno illustri filosofi e religiosi per dialogare del rapporto dell’uomo con la realtà, del suo anelito di bellezza, di istruzione ed educazione.
La prima del Meeting a Tokyo prenderà, dunque, le mosse domani con l’iniziativa “Rimini-Monte Koya: itinerario di una amicizia”, serata conviviale, presso la residenza dell’Ambasciatore Vincenzo Petrone, nel segno dell’incontro e del dialogo, del reciproco scambio tra culture. Nel corso della serata inaugurale, infatti, saranno Emilia Guarnieri, presidente della fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, e Shodo Habukawa, abate del Muryoko-in a raccontare l’amicizia tra il Meeting e il Monte Koya, sbocciata durante un viaggio in Giappone di don Luigi Giussani nel 1987 per una lezione su Il senso religioso, fiorita nel corso degli anni grazie anche ripetute visite del rettore Habukawa e dei monaci Shingon a Rimini e “annaffiata” anche dalle comuni passioni per l’educazione dei giovani e per la canzone Torna a Surriento, amata dal professor Habukawa e da don Giussani.
«A Tokyo e al monte Koya – spiega Emilia Guarnieri, presidente della fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli – in questi giorni la sfida per tutti noi è questa: riaffermare che è possibile un senso della vita, ritrovare insieme la possibilità di costruire positivamente nella società. Un tentativo per mostrare come le religioni possano contribuire al mondo attraverso l’educazione dell’uomo alla sua vera dignità.
Come ha detto Benedetto XVI nell’Angelus per la Giornata Mondiale della Pace in cui ha annunciato la giornata di Assisi: “Là dove si riconosce effettivamente la libertà religiosa, la dignità della persona umana è rispettata nella sua radice e, attraverso una sincera ricerca del vero e del bene, si consolida la coscienza morale e si rafforzano le stesse istituzioni e la convivenza civile. Per questo la libertà religiosa è via privilegiata per costruire la pace”».
Il programma dell’iniziativa proseguirà il 28 ottobre presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo. I lavori saranno aperti dagli indirizzi di saluto dell’Ambasciatore d’Italia Vincenzo Petrone, del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Umberto Donati, del Presidente del Meeting Emilia Guarnieri, del Reverendo Prof. Shodo Habukawa della scuola Scuola Shingon e del Reverendo e Abate Ota della Scuola Zen Soto. Verrà letto anche un messaggio del Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione Julián Carrón. Una prima conferenza avrà come tema “Il senso religioso e il cuore dell’uomo” con mons. Massimo Camisasca, Fondatore Fraternità sacerdotale San Carlo Borromeo e il prof. Shodo Habukawa, moderati da Prof. Silvio Vita, Direttore della Scuola Italiana di Studi sull’Asia orientale di Kyoto. Nel pomeriggio sul tema “L’uomo di fronte alla realtà” interverranno il prof. Giorgio Amitrano, dell’università di Napoli “L’Orientale”, il prof. Costantino Esposito dell’Università di Bari, il rev. Eisho Yagi, abate del tempio Myojo-in e il dottor Franco Marcoaldi.
Il 29 e 30 ottobre la riflessione continuerà nel meraviglioso contesto storico e artistico del Monte Koya, centro spirituale del Buddismo Shingon. Qui, dopo i saluti di Yoshinobu Nisaka, Governatore della Regione di Wakayama e del Rev. Yukei Matsunaga, massima autorità spirituale della Scuola Buddhista Shingon, dell’Ambasciatore Vincenzo Pretrone e di mons. Massimo Camisasca, si aprirà la terza sessione dal titolo “La ricerca della bellezza” con gli interventi dello scultore giapponese della Sagrada Familia Etsuro Sotoo e il direttore del Museo del Koyasan, contenente capolavori della pittura e scultura giapponese, Shizuka Jien.
La quarta sessione sarà dedicata al tema de “Il ruolo della formazione e dell’istruzione. Alla luce della lezione dei maestri”, con Shodo Habukawa, don Ambrogio Pisoni, dell’Università Cattolica di Milano, il Reverendo Chiun Takahashi, abate Chorakuji, il dott. Franco Marcoaldi e il presidente del Meeting Emilia Guarnieri, coordinati dal reverendo Shingen Takagi, già Rettore della Koya University.
L’ultima tappa di questo singolare viaggio culturale sarà al Tempio Eiheiji, centro spirituale del Buddhismo Zen, dove assieme agli esponenti della Scuola Zen Soto si dialogherà sul tema “L’esperienza dell’incontro”.