Rimini, 23 agosto 2015 – Lunedì 24 agosto alle 19 alla Chiesa del Suffragio di Rimini, per il Meeting, quattro secoli di musica italiana, dal Seicento ai giorni nostri in un concerto di organo e tromba in collaborazione con la Sagra Musicale Malatestiana, che regalerà all’ascoltatore uno sguardo sull’evoluzione dei linguaggi e degli stili compositivi della musica italiana nel tempo. Ne saranno interpreti Mario Mariotti, tromba e flicorno e Fabio Nava, organo.
Interpretate da un duo particolarmente efficace, quale quello composto da organo e tromba, le composizioni scelte per questa raccolta esaltano al meglio l’estro e la creatività italiani, sottolineando l’armonia degli strumenti ove ciascuno valorizza il contributo dell’altro in un susseguirsi di richiami capaci di suscitare emozioni continue e crescenti.
Filo conduttore dell’intera tradizione musicale italiana, da Monteverdi e Frescobaldi sino a Nino Rota e Ennio Morricone sarà la ricerca di una cantabilità sincera, pura e diretta, al fine di rendere la melodia assoluta protagonista del discorso musicale.
Dopo la squillante Toccata dall’opera L’Orfeo verrà proposto il tema tratto dalla colonna sonora del film “Amarcord”, quasi a voler sottolineare un’esperienza musicale che, partendo dalle origini e ritornando alle origini, riaffiora alla memoria come un ricordo.
Perla splendida del barocco è il Concerto in Re Maggiore di Antonio Vivaldi che, con il suo melodioso Adagio centrale incastonato da due brillanti movimenti, preparerà l’ascoltatore alla malinconia del brano successivo, il Preludio al secondo Atto del Don Pasquale di Donizetti.
Una malinconia che è presente anche nel Corale di Daniele Maffeis e nell’Improvviso di Guido Gambarini, due autori novecenteschi di origine bergamasca. Interrotta dalle “Risatine Maliziose” di Nino Rota e dal celebre “Gabriel’s Oboe” di Ennio Morricone, la stessa malinconia riemergerà nella “Cantata per Venezia” di Fabio Germani, figlio del grande organista italiano Fernando.
Con forza irromperà quindi la musica di Giuseppe Verdi di cui viene eseguito un adattamento del Gran finale dell’atto secondo di Aida, con la sua celebre marcia trionfale, i suoi cori poderosi ed i suoi eleganti ballabili. Dal trionfo di Verdi si ritornerà infine alla purezza della polifonia rinascimentale con il Recercar di Frescobaldi, mirabile esempio di equilibrio e sublime fusione delle voci.
(M.T.)